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Dipendenti privati

Ecco tutte le notizie inerenti la cessione del quinto dello stipendio per i dipendenti privati.

Confronta i prestiti e scegli quello che fa al caso tuo.

Avrai la possibilità di ottenere un finanziamento online da restituire, in un periodo massimo di 120 mesi tramite il pagamento delle rate attraverso il prelievo di un massimo di un quinto dello stipendio direttamente dalla tua busta paga, con versamento effettuato dal datore di lavoro.

La cessione del quinto per dipendenti privati è sicuramente:
  • accessibile: è ottenibile con firma singola e senza necessità di firma di garanti. Può essere inoltre concesso anche in presenza di finanziamenti in corso e di disguidi finanziari;
  • semplice: non è necessario motivare la richiesta di finanziamento;
  • flessibile: la durata del contratto di finanziamento può infatti essere compresa tra i 24 e i 120 mesi
  • sicura: la cessione del quinto dello stipendio è assistita da una copertura assicurativa compresa nelle rate mensili. Se sei un dipendente di un’ azienda privata puoi ottenere la cessione del quinto dello stipendio.
Simulazione cessione del quinto
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Calcolo Cessione del Quinto Inps: come fare?

Il calcolo della cessione del quinto Inps va svolto con grande attenzione, onde evitare il manifestarsi di situazioni che possano incidere in modo negativo sulle proprie finanze.

Ecco come procedere per capire quanto si deve restituire mensilmente all’ente.

L’Inps e la cessione del quinto: come funziona

La cessione del quinto da parte dell’INPS funziona in maniera assai semplice ed essa prevede che:

  • si prenda in considerazione l’entrata economica del richiedente, sia che si tratti di lavoratore che pensionato;
  • si tolga dal reddito percepito, una ammontare pari ad 1/5 della stessa .

Questo è il procedimento concreto che consente di capire quella che sarà la somma di denaro che dovrà essere restituita mensilmente all’ente che eroga il prestito stesso.

Simulazione di calcolo: un esempio pratico

Questo tipo di finanziamento prevede che il calcolo venga effettuato sullo stipendio o pensione e per questo è fondamentale disporre di tale dato. Ad esempio, una persona che lavora e percepisce uno stipendio di 1.000 euro, mensilmente dovrà rinunciare a circa 200 euro totali.

Questo per il semplice fatto che occorre fare, come calcolo:

  • 1.000/5= 200 euro;
  • 1.000 x 20%= 200 euro.

Il prestito con cessione del quinto Inps: requisiti, documenti, modalità

Occorre sottolineare come, per richiedere tale finanziamento, bisogna tener conto dei seguenti requisiti:

  • Età tra i 18 e 75 anni
  • Ha una durata massima di 10 anni
  • C’è la possibilità di rinnovo qualora occorra usufruire di una nuova somma di denaro.

Il prestito non necessita inoltre di motivazioni specifiche per poter essere richiesto. Al contrario di altri finanziamenti, quello con cessione del quinto Inps è svincolato da questa particolare regola.

Documenti per poter richiedere la cessione del quinto

Per richiedere questo particolare tipo di finanziamento occorrono pochissimi elementi che garantiscono la possibilità di poter ottenere una risposta positiva nel momento in cui la domanda viene inoltrata.
I documenti necessari sono diversi, e tra di essi spiccano:

  • documento d’identità che identifichi il richiedente;
  • buste paga o cedolino pensionistico, almeno due ovvero quelle maggiormente recenti.

Come inviare la domanda per il prestito

Tutta questa documentazione deve essere inviata per via telematica e nella maggior parte dei casi è necessario attendere che:

  • sia il datore di lavoro ad effettuare l’inoltro;
  • l’ente specializzato se si effettua la richiesta in veste di pensionato.

In entrambi i casi è richiesto che il lavoratore sia dipendente della pubblica amministrazione oppure che abbia lavorato per la stessa. Per poter conoscere l’esito finale della richiesta sarà comunque opportuno attendere qualche settimana.

Il suddetto finanziamento richiede attente analisi che derivano da un mix tra età anagrafica e quella lavorativa, contributi versati ed altri elementi che permettono all’ente convenzionato con l’Inps di poter effettuare, o meno, l’erogazione della somma di denaro richiesta.

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Preventivo cessione del quinto online: come fare?

La nota operazione chiamata cessione del quinto è una modalità di finanziamento il cui rimborso avviene tramite addebito della rata sulla propria pensione o sulla propria busta paga.

Per questo motivo si parla di cessione: appunto perché si ha la trattenuta sul cedolino di pensione o sulla busta paga nella misura al massimo di 1/5 della pensione o dello stipendio fino a che non si estingue il totale del debito.

Quali sono le differenze tra il prestito di cessione del quinto ed un un prestito classico?

Il prestito classico comporta che la rata venga pagata dal debitore alla finanziaria o alla banca secondo modalità preventivamente concordate (ad es. addebito sul conto corrente, bonifico, bollettino postale).

Nella cessione del quinto la rata viene sottratta direttamente dallo stipendio o dalla pensione. Dunque è l’azienda presso la quale si presta servizio o l’Inpdap/Inps (nel caso di cessione del quinto della pensione) a rimborsare la rata direttamente alla banca oppure alla finanziaria.

Si può estinguere anticipatamente questo prestito?

La cessione del quinto è estinguibile anticipatamente in base alle clausole del contratto che viene precedentemente firmato al momento in cui si fa richiesta del finanziamento.

Chi può richiedere la cessione del quinto?

Possono chiedere questa forma di prestito personale:

  • i pensionati Inpdap ed Inps;
  • dipendenti di aziende private(s.n.c, s.a.s, s.r.l, s.p.a ecc.);
  • i lavoratori di aziende pubbliche o statali.

Un lavoratore autonomo può richiedere la cessione del quinto?

I lavoratori autonomi così come i liberi professionisti (ad esempio avvocati, rappresentanti commerciali, consulenti di vendita, agenti di commercio ecc.) non hanno diritto a richiedere la cessione del quinto dello stipendio. Questo perché non percepiscono una retribuzione fissa ma bensì variabile.

Come funziona per i neoassunti e i contratti a progetto?

Coloro i quali sono stati assunti da poco possono accedere alla cessione del quinto dello stipendio a patto che:

  • l’importo richiesto non sia troppo elevato
  • che l’azienda per la quale lavorano sia di dimensioni medio-grandi
  • che il contratto firmato sia un contratto a tempo indeterminato.

Per quanto riguarda i lavoratori che possiedono un contratto a progetto solo in alcuni casi specifici essi possono richiedere la cessione del quinto. In particolare, la durata del prestito non non deve oltrepassare la scadenza del contratto di lavoro.

Un cattivo pagatore può richiedere la cessione del quinto?

Un cattivo pagatore può richiedere la cessione del quinto dello stipendio, anzi questa è una delle soluzioni a disposizione per coloro che non riescono ad ricevere un prestito nel modo tradizionale.

 

Preventivo cessione del quinto: durata e importo

Il finanziamento della cessione del quinto dello stipendio può avere una durata che va dai 60 mesi ad un massimo di 120 mesi (5 -10 anni quindi).

Il finanziamento massimo che può essere erogato è determinato:

  • per i pensionati dal valore della pensione, ossia dalla sua entità;
  • per i lavoratori dipendenti si ricava dal netto dello stipendio e dal TFR, ossia la liquidazione.

Quali sono le garanzie della cessione del quinto?

Per la cessione del quinto dello stipendio non è necessaria alcuna garanzia, ipoteca o fideiussione in quanto la principale garanzia è data dallo stipendio stesso e dal TFR.

Assicurazione obbligatoria

Il fondamento di tale prestito si basa sull’esistenza di una pensione o di uno stipendio dai quali poterne detrarre una parte. Perciò la cessione del quinto è accompagnata da un’assicurazione  obbligatoria contro il rischio di perdita del lavoro oppure contro il rischio di morte.

Dunque oltre alle rate chi richiede tale prestito deve pagare anche un premio collegato a tale assicurazione.

  • Per i dipendenti appartenenti ad aziende private l’assicurazione può essere rilasciata solo da compagnie assicurative private.
  • Per i dipendenti statali essa può essere rilasciata sia da compagnie assicurative private che dall’INPDAP.

Modalità di rimborso cessione quinto
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Cessione del quinto: come è possibile rinegoziarla?

La cessione del quinto è una tipologia di prestito molto diffusa oggi e molto ben vista dagli istituti di credito. A volte però, può anche capitare di doverla rinegoziare e vedremo come è possibile farlo.

Come rinegoziare la cessione del quinto

Rinegoziare tale tipologia di finanziamento è possibile, ed è una formula anche molto vantaggiosa. Permette infatti al cliente, di vedersi erogata una ulteriore somma di denaro

  • senza ricorrere ad un nuovo prestito;
  • senza aspettare il totale rimborso della cessione del quinto già in essere.

Tempo minimo per richiedere la rinegoziazione

Per richiedere la rinegoziazione bisogna soddisfare un requisito fondamentale. Questa cioè, può essere effettuata solo dopo aver rimborsato almeno il 40% del prestito in essere.

Rendiamo più chiaro il tutto con un esempio pratico. Se il prestito in essere ha una durata di 120 rate, la rinegoziazione della cessione del quinto può essere richiesta solo dopo il pagamento della 48esima rata.

Le nuove condizioni contrattuali

Rinegoziare la cessione del quinto comporta anche nuove condizioni contrattuali del prestito con nuovi tassi di interesse e prima ancora ulteriori verifiche per l’approvazione della pratica.

Per il cliente è consigliabile prima di firmare il nuovo contratto, di prendere visione delle nuove condizioni, così da decidere con calma se la rinegoziazione risulta davvero conveniente per le proprie esigenze.

Quando non si può rinegoziare

Come accennato nei paragrafi precedenti non si può rinegoziare la cessione del quinto se prima non si è rimborsato il 40% del prestito già in essere. Ma questo non è l’unico requisito che può indurre l’istituto di credito a non concedere il prestito.

Infatti si procederà a nuove verifiche per l’approvazione della richiesta e si andrà ad analizzare la situazione lavorativa del datore di lavoro. Se questa è cambiata in peggio dalla data in cui è stato stipulato il contratto del prestito attivo, l’istituto di credito con molta probabilità potrebbe decidere di rigettare la proposta di rinegoziazione.

Come funziona la rinegoziazione

Accettata la proposta da parte dell’istituto di credito, si passa alla parte pratica della rinegoziazione, che si divide in due fasi.

  • La chiusura della cessione del quinto precedente.
  • L’apertura della nuova cessione con conseguente nuova erogazione di liquidità per il cliente.

Queste due fasi sono obbligatorie, perché per rinegoziare la cessione del quinto bisognerà prima chiudere il prestito attivo e rimborsando la somma rimanente, e poi aprirne uno nuovo.

La somma rimanente verrà detratta dalla nuova liquidità ed il rimanente verrà erogato al cliente.

La documentazione da presentare

Occorre presentare nuovamente i documenti per la richiesta. Quindi il cliente deve munirsi di:

  • busta paga e certificato di stipendio (lavoratore dipendente);
  • cedolino della pensione e quota cedibile (pensionato).

Cambiare istituto di credito è possibile

Non è obbligatorio rivolgersi all’istituto di credito con il quale si è stipulato il contratto per la prima cessione del quinto.

Il cliente può rivolgersi anche ad un nuovo istituto senza alcun problema. Quest’ultimo si prenderà l’incarico di gestire il passaggio della pratica dal precedente istituto di credito.

Quindi il cliente non avrà alcuna incombenza per quanto riguarda il trasferimento.

Conclusioni

Rinegoziare la cessione del quinto come abbiamo spiegato in questa guida è una procedura molto semplice e fattibile in pochissimo tempo. Basta essere in possesso dei requisiti necessari e l’istituto di credito non avrà nulla in contrario ad accettare la richiesta presentata. Questo se fino a quel momento il rimborso del prestito attivo è sempre stato puntuale.

Va inoltre ricordato che la cessione del quinto è una tipologia di prestito che può essere utilizzata anche dai protestati e da coloro che sono segnalati nel Registro del Crif come cattivi pagatori.

Quindi per molti lavoratori dipendenti e pensionati, questa diventa l’unica tipologia di prestito possibile. La somma di denaro erogata nel tempo può anche essere rinegoziata.

Si aggiungono così nuove liquidità a quelle di cui si è già beneficiato in passato.

Estinzione anticipata cessione del quinto
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Tempi di erogazione cessione del quinto: quali sono?

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I tempi di erogazione cessione del quinto possono variare per via dei molteplici intermediari coinvolti

La cessione del quinto è un’ottima soluzione di prestito per i lavoratori dipendenti e i pensionati, anche se questi risultano protestati o segnalati come cattivi pagatori.

Documentazione per la pratica di cessione del quinto

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, il documento principale per l’avvio della pratica è sicuramente la certificazione stipendiale. Deve essere rilasciato dal datore di lavoro, ed in esso vi sono segnalate le informazioni sull’inquadramento del contratto del richiedente del prestito.

Questo documento può essere rilasciato in poche ore o dopo alcuni giorni, il tutto è a discrezione del datore di lavoro. Oltre a questo bisognerà aggiungere la carta d’identità in corso di validità, il codice fiscale o in sostituzione la tessera sanitaria, il CUD e naturalmente la busta paga.

I pensionati invece al posto della busta paga dovranno presentare il cedolino della pensione e la lettera di benestare da parte dell’ente pensionistico. Questi sono gli unici documenti che si differenziano da quelli dei lavoratori dipendenti.

Delibera dell’istituto di Credito

Dopo aver presentato tutta la documentazione bisognerà attendere la delibera dell’istituto di credito verso il quale si è richiesto il prestito. In genere se tutta la documentazione risulta idonea, la delibera viene rilasciata in poche ore. Se così non è, occorreranno altri giorni per revisionare al meglio la pratica.

Notifica del contratto di prestito al datore di lavoro

L’istituto di credito, dopo aver firmato il contratto di avvenuto prestito, invia una copia dello stesso al datore di lavoro o all’ente pensionistico. Questi ultimi in allegato riceveranno anche l’atto di benestare.

In genere i tempi stimati per la consegna tramite raccomandata variano tra i tre e quattro giorni lavorativi.

Atto di benestare

A questo punto il datore di lavoro o l’ente pensionistico dovranno confermare attraverso l’atto di benestare:

  • che dal mese seguente verrà trattenuta dalla busta paga o dal cedolino della pensione, la somma da rimborsare all’istituto di credito;
  • tale somma è equivalente alla rata del prestito ricevuto dal richiedente.

Terminato anche quest’ultimo passaggio, ci sarà l’erogazione del prestito con cessione del quinto verso il richiedente.

Tempi di erogazione cessione del quinto

Come si può evincere da quanto riportato nei paragrafi precedenti, i tempi di erogazione possono variare. Le parti in causa per il buon fine della pratica sono molteplici, quindi a seconda del datore di lavoro, dell’ente pensionistico e dalle varie spedizioni dei documenti necessari, per vedersi erogato la cessione del quinto:

  • possono trascorrere pochi giorni nel migliore dei casi;
  • anche più di una settimana nel peggiore dei casi.

In genere comunque si può affermare con certezza che:

  • i lavoratori dipendenti di aziende private e di enti locali, vedranno i tempi di erogazione della cessione del quinto essere molto più rapidi;
  • i tempi invece per gli impiegati statali e i pensionati sanno più lunghi. Questo perché, più piccola è l’azienda e più è facile contattare direttamente l’ufficio del personale.

Cessione del quinto protestati e Cattivi pagatori

Non saranno i richiedenti a rimborsare la somma erogata in prima persona. Perciò anche i soggetti ritenuti a rischio dagli istituti di credito come i protestati e i cattivi pagatori, possono accedere ad un nuovo prestito. Grazie alla cessione del quinto, provvedere al rimborso spetta al proprio datore di lavoro o all’ente pensionistico.

Conclusioni

La cessione del quinto è la tipologia di prestito preferita dagli istituti di credito, grazie alla sicurezza del rimborso della somma erogata.

I richiedenti del prestito in attesa dell’erogazione completa del prestito possono richiedere in caso di bisogno urgente di liquidità, un acconto all’istituto di credito erogatore e quest’ultimo deciderà in merito se accordare o meno l’acconto richiesto. In genere il cliente viene accontentato quando ormai la pratica è in via di chiusura con esito positivo.

Va inoltre ricordato che questa tipologia di prestito permette a chi in passato si è trovato in difficoltà con il pagamento di altri prestiti di potervi comunque accedere.

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Cessione del Quinto Findomestic: le offerte di aprile 2017

Cessione del Quinto Findomestic: tassi e interessi aprile 2017

Fino al 31 aprile 2017 è attiva una promozione interessante per quanto riguarda i prestiti con Cessione del Quinto Findomestic. Ad esempio richiedendo €13.000 da rimborsare in 120 rate da €144 al mese si avrà un TAN fisso a 5,95% e un TAEG fisso a 6,11%.

Che cos’è la cessione del quinto?

La Cessione del Quinto è un prestito personale non finalizzato con rimborso a rate costanti dedicato ai lavoratori dipendenti e i pensionati.

Si definisce cessione del quinto poiché viene rimborsato trattenendo fino ad un massimo di un quinto dello stipendio o della pensione.

E’ soprannominato inoltre anche prestito garantito visto che le rate sono versate dal datore di lavoro o dall’istituto che paga la pensione e il rapporto è sempre coperto da un’assicurazione.

Il dipendente o il pensionato che decide di richiedere il prestito con cessione del quinto tramite Findomestic non dovrà sostenere altre spese rispetto a quelle applicate dalla finanziaria. Il finanziamento è coperto da un’assicurazione rischio vita e impiego per i dipendenti, che comprende tutti gli oneri.

Inoltre facendo domanda di Cessione del Quinto Findomestic non si hanno commissioni bancarie né spese di intermediazione.

Le caratteristiche

La cessione del quinto con Findomestic ha le seguenti caratteristiche:

  • non sono presenti: commissioni di intermediazione e di gestione della pratica o spese di istruttoria pratica;
  • non ci sono spese per l’ imposta di bollo per le comunicazioni;
  • la rata è fissa e viene versata direttamente dall’amministrazione di appartenenza;
  • è possibile ottenere importi consistenti grazie al rimborso in 10 anni;
  • non sono necessarie altre garanzie aggiuntive oltre al contratto di lavoro, a tempo indeterminato e con copertura assicurativa;
  • non è richiesta la firma del coniuge.

 

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Cessione del quinto 2017: l’Inps recede dalle convenzioni con le banche

Cessione del quinto 2017: la recessione dell’Inps

Da qualche giorno l’Inps, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ha comunicato il recesso dalle convenzioni con le banche e le finanziarie stipulate per la cessione del quinto dello stipendio e della pensione.

Il decreto numero DT24126 emanato il 27 marzo 2017 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ha infatti subito delle modifiche; sono infatti stati introdotti i nuovi tassi effettivi globali medi ai fini della legge sull’usura e i conseguenti tassi soglia in vigore dal 1° aprile 2017.

Cosa ha cambiato il decreto?

Il decreto ha modificato le classi di importo rilevanti ai fini delle operazioni di cessione del quinto, ne consegue che, se in passato le classi di importo erano divise in minori di 5.000€ e maggiori di 5.000€, adesso sono state rimodulate sotto i 15.000€ e sopra i 15.000€

Quindi lo schema usato dall’Inps, che era finalizzato a gestire e a disciplinare l’estinzione dietro cessione del quinto della pensione di prestiti per pensionati, non è più valido in quanto si basa sui vecchi parametri.

L’Inps, non potendo adeguarsi nell’immediato ai cambiamenti effettuati, ha deciso di porre fine alle convenzioni stipulate con le banche e con gli intermediari finanziari, a partire dalla data di entrata in vigore del decreto emanato dal MEF.

Cessione del quinto 2017: le nuove convenzioni

Dal 1 aprile 2017 le società convenzionate con l’Inps possono stipulare i nuovi contratti di finanziamento con cessione del quinto dello stipendio e della pensione. Inoltre a breve sarà possibile operare in regime di convenzionamento non appena verrà approvato il nuovo schema convenzionale da parte dell’Istituto previdenziale. Tuttavia le procedure informatiche rimarranno sospese per il tempo necessario all’adeguamento alle nuove normative.

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Cessione del quinto 2017: la proposta di BNL

Cessione del quinto 2017: uno dei prestiti più amati dagli italiani

Secondo i dati Assofin, l’associazione di categoria, dal nel 2016 le erogazioni con cessione del quinto hanno subito un aumento del 7,3%. Nel 2017 le famiglie italiane continuano ad usufruire ampiamente di questa tipologia di finanziamento.

Infatti rispetto alle altre tipologie di prestito, gli importi ottenuti con la cessione del quinto 2017 sono più elevati. Ciò che li rende davvero vantaggiosi rispetto al passato è la riduzione dei tassi, un fenomeno generalizzato che si è fatto sentire anche in questo comparto.

Come funziona la cessione del quinto 2017?

Questa specifica tipologia di finanziamento è un prestito a tasso fisso con rimborso a rate costanti.

Il rimborso delle rate viene effettuato dal datore di lavoro o dall’istituto previdenziale nel caso di pensionati, con una trattenuta dal netto in busta paga (o dalla pensione).

L’importo della rata non può eccedere la quinta parte dello stipendio netto mensile. Vi sono alcuni casi particolari in cui si arriva ai due quinti dello stipendio, ma occorre sottoscrivere un contratto di delega del pagamento, che impegna l’altro quinto dello stipendio.

Fino a qualche anno fa, i prestiti con cessione del quinto non erano molto apprezzati anche perché non erano chiari tutti i costi aggiuntivi legati a commissioni e polizze obbligatorie.

Tuttavia oggi, grazie alla possibilità di confrontare i prodotti, di leggerne le caratteristiche sulle schede tecniche e fare simulazioni grazie ai comparatori online, la scelta è più semplice e desta meno dubbi.

Si tratta peraltro di una tipologia di prestiti che presenta alcune caratteristiche interessanti: essendo un’operazione di credito in qualche modo garantita, permette alle banche di essere più flessibili nella valutazione delle richieste. 

I vantaggi della cessione del quinto 2017

I vantaggi più sostanziali sono i seguenti:

  • nel caso in cui i requisiti di ammissibilità vengano rispettati, la possibilità di ottenere il prestito è elevata e l’iter rapido;
  • visto che i pagamenti sono automatici, essendo trattenuti dallo stipendio, anche chi ha una storia creditizia non perfetta più accedere al finanziamento;
  • gli importi finanziati sono connessi al livello di retribuzione e all’anzianità lavorativa, per cui possono essere anche abbastanza elevati.

Cessione del quinto 2017: l’offerta di BNL

La finanziaria BNL nel mese di marzo 2017 permette ai pensionati e ai dipendenti pubblici e privati di avere a disposizione tassi fissi e rate di importo costante per l’intera durata del rimborso.

Presentando il documento d’identità, il codice fiscale e le ultime due buste paga o l’estratto contributivo INPS è possibile ottenere il prestito, pari a un quinto dello stipendio.

Il finanziamento va dai 24 ai 120 mesi e consente di finanziare importi fino a € 104.000 con rate minime di € 50 euro e indennizzo pari all’1% del capitale residuo in caso di rimborso anticipato.

 

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Rinegoziare Cessione del Quinto 2017: come fare?

Rinegoziare Cessione del Quinto 2017: vantaggi e requisiti

La rinegoziazione cessione del quinto rappresenta una nuova forma di prestito, in fatti esso non può essere concesso se non è stato estinto del tutto quello precedente. 

Se sono presenti tutti i requisiti il contraente potrà seguire tutte le fasi inerenti alla rinegoziazione del quinto. Numerosi sono i vantaggi di questo prestito, ecco perchè viene scelto sempre di più.

Per richiedere la negoziazione è necessario aver già ricevuto in passato la cessione del quinto, una tipologia di finanziamento molto diffusa negli ultimi anni, in quanto apporta molti benefici e tante garanzie.

Quindi una volta ottenuta la cessione del quinto, sarà possibile richiedere nuovi finanziamenti qualora ve ne fosse urgenza.

In questa guida spiegheremo passo per passo quali sono i requisiti per poter accedere e le varie operazioni da seguire.

Rinegoziazione Cessione del Quinto: come funziona?

Nel caso in cui una delle due parti contraenti abbia una forte necessità, allora si può trovare una vera e propria forma di accordo per la rinegoziazione cessione del quinto.

Se si ha in corso un altro prestito, questo viene estinto e se ne richiede un altro. Di solito le clausole resteranno sempre le stesse, come la rata mensile. La vera differenza è la durata maggiore del prestito.

Lo scopo principale è quello di ottenere un nuovo prestito con le stesse condizioni della forma vecchia prendendo in considerazione sempre la presenza dei requisiti minimi richiesti.

Rinegoziazione Cessione del Quinto: quali sono i requisiti?

Non sempre è disponibile la fase di rinegoziazione cessione del quinto. Infatti per poter accedere a questa forma di prestito sono necessari determinati requisiti. Vediamoli insieme:

  • è necessario aver superato un certo tempo, ossia quando una buona parte del prestito vecchio è stato restituito;
  • possono richiederlo tutti coloro che hanno estinto il prestito precedente con largo anticipo. Bisognerà attendere almeno un anno dopo il primo prestito;
  • nel tempo i requisiti acquisiti con il prestito precedenti non devono essere venuti meno;
  • il lavoro del richiedente non deve essere sottoposto a nessuna forma di rischio e non bisogna essere prossimi alla pensione o al compimento di 90 anni.

Rinegoziazione Cessione del Quinto: le cinque fasi della procedura

Ecco gli step da seguire per usufruire della  rinegoziazione cessione del quinto:

  • per prima cosa bisogna accertarsi di aver oltrepassato la quota minima riguardante i rimborsi del prestito;
  • una volta stabilito che il richiedente può richiedere tale prestito, può avviare la domanda. L’andamento della richiesta è simile a quello effettuato in passato per la domanda della cessione del quinto. Sarà importante consegnare i documenti che attestino la solidità economica del richiedente. Se il diretto interessato è un lavoratore dipendente allora sarà necessario la compilazione di un apposito certificato dello stipendio. Se invece è un pensionato, allora dovrà compilare la quota cedibile che renderà noto i dati della vostra previdenza;
  • attendere che la domanda venga accettata o meno. Se verrà accettata allora sarà reso noto mediante una delibera e ciò indicherà la rinegoziazione della cessione del quinto. Inoltre sarà necessario richiedere il conteggio definito estintivo, ossia un vero proprio documento che attesti la cessione del quinto precedente;
  • con la nascita di questo nuovo prestito, qualche rata vecchia del finanziamento richiesto in passato potrebbe essere stata pagata ma conteggiata come una rata insoluta. Quindi per poterla riottenere è importante avviare una procedura del tutto normale, ovvio ciò non influenza il nuovo prestito, ma sarebbe un peccato perdere del denaro;
  • aprire una polizza che copra il richiedente da eventualità negativa come il peggioramento della salute, la morte o semplicemente la perdita del lavoro. L’assicurazione viene aperta nel momento in cui viene accettata la cessione del quinto e dura per tutto il tempo del finanziamento. Se in realtà il prestito viene chiuso in anticipo, il resto della polizza versato purtroppo non verrà restituito e sarà stato versato inutilmente. In realtà si tratta di una tutela sia per la finanziaria che concede la cessione del quinto che per il facente richiesta di tale prestito.

 

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Cessione del Quinto Compass: novità marzo 2017

Cessione del Quinto Compass: tutte le novità del 2017

Avete bisogno di liquidità in tempi brevi e cercate un finanziamento con erogazione certa? Se siete dipendenti del settore pubblico o privato, in attività o in quiescenza, l’alternativa che fa per voi è il prestito con cessione del quinto Compass.

Cessione del Quinto Compass, marzo 2017: un prestito particolare

Un finanziamento con cessione del quinto Compass si caratterizza per quattro aspetti peculiari:

  • la rata mensile viene trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione;
  • il capitale erogato ha un importo commisurato alla rata di rimborso che, a sua volta, non può eccedere la quinta parte della mensilità retributiva o pensionistica;
  • se l’importo richiesto a prestito non supera il valore di cui al punto precedente, non servono altre garanzie oltre alla cessione del quinto, né reali né personali;
  • può essere concesso anche a chi ha ricevuto segnalazioni al Crif, il gestore del principale Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) presente in Italia.

Si tratta di prestiti che possono essere estinti anticipatamente, rinnovati e rinegoziati. Inoltre la loro erogazione richiede la sottoscrizione di una polizza assicurativa (vita, in caso di pensionati, o sul lavoro, se il richiedente è ancora in attività).

Chi può chiedere la cessione del quinto Compass?

Questi prestiti sono fruibili dai dipendenti, in attività o in pensione, del settore pubblico e privato. I richiedenti devono risiedere in Italia e avere un’età compresa tra i 18 e i 63 anni, al momento della richiesta. L’età anagrafica massima è di 85 anni, riferita al termine del periodo di ammortamento del prestito.

Come detto in precedenza, tali finanziamenti non sono subordinati alla presentazione di garanzie reali o personali, quindi possono essere ottenuti anche da chi non possiede immobili.

dipendenti devono presentare un contratto di lavoro indeterminato. I lavoratori autonomi non rientrano nella platea dei soggetti a cui sono rivolte questi finanziamenti.

Per i pensionati, oltre ai suddetti limiti d’età, è richiesto che la pensione mensile netta sia superiore a quella minima prevista per legge: per l’anno 2017, è pari a € 501,89.

Cessione del quinto Compass: aggiornamento della procedura a marzo 2017

L’iter di richiesta di un finanziamento con cessione del quinto prevede l’accesso presso una filiale Compass per una verifica preliminare dei requisiti del richiedente e un’interrogazione all’INPS sulla quota di stipendio o pensione che risulta cedibile.

In questa fase, viene fatto il conteggio che è stato accennato prima, ossia lo scomputo dalla mensilità del richiedente di tutte le trattenute obbligatorie per legge nonché delle somme da destinare al rimborso di altri finanziamenti in essere.

I documenti che servono per l’inoltro della richiesta sono i seguenti:

  • copia fotostatica di un documento d’identità valido e della tessera sanitaria;
  • copia dell’ultima busta paga o dell’ultimo cedolino della pensione;
  • copia del CUD (ora C.U.) dell’anno d’imposta precedente;
  • documenti attestanti eventuali finanziamenti già in essere.

Dopo aver ottenuto il certificato di cedibilità dall’INPS, e aver valutato la solidità del datore di lavoro del richiedente, Compass eroga il finanziamento che può avere un periodo di ammortamento massimo pari a 10 anni.

Le rate mensili sono fisse e non possono superare il 20% della mensilità, retributiva o pensionistica.

Cessione del quinto Compass: delegazione di pagamento, estinzione anticipata, assicurazione obbligatoria

E’ possibile ottenere un prestito con cessione del quinto con rata mensile superiore al 20% dello stipendio o della pensione? Sì, con la delegazione di pagamento.

Consiste in un plus al prestito originario che viene erogato se il datore di lavoro (o l’ente pensionistico) accetta di trattenere un’ulteriore somma dalla mensilità del richiedente che, quindi, si va ad aggiungere al quinto già trattenuto.

Le condizioni affinché venga erogato altro capitale in prestito con delegazione di pagamento sono connesse, oltre ai necessari requisiti soggettivi del richiedente, alla capienza effettiva della mensilità percepita dallo stesso.

In altre parole, se la pensione o lo stipendio netti, sottratta anche la quinta parte necessaria a rimborsare il prestito originario, consentono di trattenere un altro 20%, allora la delegazione di pagamento può essere concessa, con le stesse modalità previste per l’operazione di finanziamento sottesa.

La citata ”capienza” della mensilità percepita viene valutata in base al singolo caso, alle uscite fisse mensili del richiedente il prestito e sempre nel rispetto del limite dato dalla pensione sociale.

La vita, nel caso di pensionati, e il lavoro, nel caso di dipendenti in attività, costituiscono le garanzie che Compass richiede per erogare un prestito con cessione del quinto. La concessione di detto finanziamento è subordinata alla stipula di una polizza assicurativa (sulla vita o sul lavoro), al fine di tutelare la finanziaria in caso di premorienza o perdita del lavoro del cliente.

Oneri di stipula e commissioni accessorie dovute sull’accensione della polizza assicurativa sono a carico di Compass, mentre l’ammontare del premio (fino a € 75.000)

Prestiti Compass per dipendenti e pensionati con cessione del quinto, marzo 2017: i servizi online.

Sul sito internet di Compass è possibile fissare un appuntamento presso una delle filiali della finanziaria per discutere in modo approfondito la richiesta di prestito con cessione del quinto, nonché effettuare una simulazione.

Utilizzando un calcolatore online, che si trova sul sito Compass, se si inserisce l’importo del prestito e la durata dell’ammortamento si può avere un’idea di massima dell’onere mensile cui si andrebbe incontro per il rimborso.

L’ammontare esatto della rata, TAEG e del TAN, si possono conoscere solo dopo una valutazione da parte della finanziaria. Infatti terrà conto anche del tasso d’interesse agevolato concess a determinati tipi di prestiti: per esempio, gli iscritti alla sezione INPS ex INPDAP.

In ogni caso, le spese di intermediazione sono a carico della finanziaria, la quale provvederà anche a stabilire i contatti con il datore di lavoro, o con l’ente pensionistico, nonché a completare tutta la procedura telematica inerente alla pratica di finanziamento.

Prestito cessione del quinto Agos
Informazioni,

Cessione del Quinto Agos: novità marzo 2017

Cessione del Quinto Agos: che cos’è?

La cessione del quinto riguardante lo stipendio è una forma di prestito del tutto personale, dove il rimborso dello stesso deve avvenire mediante l’addebito della rata direttamente sulla pensione oppure sulla busta paga.La proposta di cessione del quinto Agos, che andremo a sviscerare tra poco, risulta essere la più interessante di marzo 2017.

Questo finanziamento presuppone che ci sia una trattenuta mensile. Inoltre la rata non può superare un quinto dello stipendio della persona che ne fa richiesta. Nel caso della cessione del quinto la rata sarà prelevata direttamente dalla finanziaria interessata dallo stipendio della persona interessata. Per cui inizialmente sarà l’INPS, INPDAP o direttamente l’azienda per cui si lavora a provvedere al pagamento della rata e a prelevarlo in seguito dallo stipendio man mano.

La cessione del quinto Agos

Senza ombra di dubbio Agos, rappresenta una delle finanziari più sicure e migliori presenti sul mercato italiano. Numerosi sono i prestiti proposti da questa finanziaria e tra questi troviamo anche la cessione del quinto.

In questo modo sarà possibile richiedere una forma di prestito personale che si può comodamente restituire con la decurtazione di un quinto della pensione o dello stipendio della persona interessata. Inoltre, si tratta di prestito che non è finalizzato, infatti al momento della richiesta del denaro non sarà necessario giustificare il motivo della richiesta e l’uso in seguito.

Informazioni sulla durata e i tassi di tale cessione

Prima di chiedere una qualsiasi forma di prestito è importante informarsi a tal riguardo, affinché non si abbiano delle spiacevoli sorprese alla fine. Innanzitutto è bene sapere che il piano di rimborso della cessione del quinto è di massimo di 120 rate e si parte da un minimo di 24 rate totali.

Per quanto concerne l’importo, lo stesso è influenzato sia dalla durata che dall’entità della pensione o dello stipendio di chi ne fa richiesta.

Inoltre, questa forma di prestito può essere richiesta sia dai lavoratori dipendenti appartenenti al settore privato che pubblico, a patto che siano maggiorenni e abbiano un contratto a tempo determinato.

Il tasso di interesse complessivo è del 20% circa. Risulta particolarmente costosa invece l‘assicurazione che risulta essere obbligatoria, stipulata per salvaguardarsi in caso di perdita del lavoro e in caso di morte del diretto interessato.

Un aspetto negativo, riguarda le spese inerente all’incasso rid, che influenzano la fase del rimborso se esso dura per molto tempo e che parte da una somma minima di tre euro per ogni rata.

Ulteriori vantaggi della cessione del quinto Agos

Tra gli innumerevoli vantaggi derivanti dalla richiesta di una cessione del quinto presso Agos, vi è la possibilità di completare tutta la documentazione online. 

Questo è possibile anche grazie alla firma digitale che ha la stessa valenza di quella cartacea. Una volta compilato il tutto, non vi resterà che attendere, nell’arco di 48 ore vi giungerà una risposta che vi indicherà se la vostra richiesta e stata accettata o meno, il tutto comodamente da casa, senza muovere un passo!

Assicurazioni previste da Agos

Nel momento in cui si decide di fare una richiesta di prestito personale della cessione del quinto Agos, è obbligatorio stipulare un’assicurazione che riguardi il rischio impegno e il rischio vita.

Questa forma di prestito infatti può essere concessa a tutti, indipendentemente dalla situazione dell’interessato. L’erogazione del prestito non è collegata al controllo delle suddette banche dati interessate.

La richiesta della cessione del quinto Agos può essere richiesta ma anche completata direttamente su internet presso il sito della finanziaria.

Cessione del Quinto Agos: Novità di Marzo 2017

Agos Ducato rappresenta una delle compagni di credito migliori presenti in Italia. Di fatti, non soltanto nel mese di Marzo, le sue proposte sono sempre molto sicure e convenienti.

Nei mesi che vanno dalla fine di febbraio e gli inizi di marzo, Agos ha promosso il prestito 1,2,3. Una forma di prestito strettamente personale con un tasso fortemente agevolato.

Ad esempio se si effettua una richiesta di ben 13 mila euro, questi potranno essere resi indietro dopo 84 mesi con un Taeg del 6,05% e Tan del 4,91%. Risulta essere una delle proposte migliori presenti sul mercato finanziario.

Inoltre, con Agos sono possibili una serie di cambiamenti una volta stipulati i contratti, di fatti risulta essere abbastanza flessibile. L’azienda vi permetterà di sostituire la somma da versare o di saltarla direttamente.

Inoltre sarà possibile sottoscrivere una forma di polizza che prevede la sostituzione del debitore nel caso in cui esso sia invalido, abbia subito un infortunio. O in caso di morte e malattia.

Infine per tutti quei soggetti che necessitano di prestiti di piccole somme come massimo 3 mila euro, l’azienda mediante un’applicazione sul telefono, vi permetterà con semplici e pochissimi passi di poter chiedere la somma di denaro senza muovervi da casa.

In linea generale, una volta fatta la richiesta di prestito, nell’arco di 48 ore dal momento della conferma, Agos si impegna a concedere o meno la cessione del quinto richiesta, senza farvi attendere tanto tempo.

Calcolo della rata della cessione del quinto

Quando si parla di cessione del quinto Agos è opportuno informarsi a tal riguardo, ma di solito il tutto risulta essere molto chiaro sin dall’inizio. Innanzitutto in questa forma di prestito la rata non può e non deve superare il 20% del reddito totale inerente la pensione o la busta paga del diretto interessato.

Ovviamente una volta stipulato il contratto sarà abbastanza chiaro anche i metodi secondo i quali viene calcolata la rata. Ci si può fare un’ idea dei costi andando ad analizzare i due tassi di intessi principali, il TAEG e il TAN in questione.

Il primo si riferisce alle spese aggiuntive e al rimborso e il secondo tasso fa riferimento in particolar modo alla forma di tasso riguardante il finanziamento interessato.

La cessione del quinto Agos è una delle migliori offerte presenti nel mercato finanziario all’interno del nostro Paese, e non sono soltanto i clienti ad affermarlo ma anche i dati negli anni a dimostrarlo in modo del tutto esplicito.