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Confronto Cessione del Quinto Unicredit o Findomestic: qual è l’offerta di più conveniente?

Quando si decide di richiedere un prestito personale, come la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, è necessario valutare attentamente le offerte fatte da banche e finanziarie.

In questa sede mettiamo a confronto la proposta di cessione del quinto Unicredit e Findomestic. Leggi l’articolo per conoscere la caratteristiche principali e capire qual è la più conveniente.

Cessione del Quinto Unicredit

Il prestito cessione del quinto Unicredit si caratterizza per semplicità e flessibilità, infatti non sono richieste né garanzie patrimoniali o immobiliari né giustificativi di spesa.

Si tratta di un finanziamento pensato per i seguenti cittadini:

  • dipendenti pubblici, la somma massima concesso ammonta a 72.000 euro;
  • dipendenti privati, l’importo massimo erogabile è di 47.000 euro;
  • pensionati che possono richiedere la cessione del quinto Inps, la cifra massima richiedibile è di 69.000 euro.

Cessione del Quinto Unicredit: le caratteristiche

I correntisti che richiedono il prestito personale non finalizzato alla banca Unicredit possono beneficiare di un prodotto che viene rimborsato direttamente attraverso l’ente o la società che paga stipendio o pensione.

Inoltre il piano di ammortamento può essere suddiviso dai 24 ai 120 mesi e la rata mensile viene accreditata sulla busta paga o la pensione fino a un massimo di 1/5, ossia ill 20%, della retribuzione netta.

Infine si specifica che l’assicurazione cessione del quinto, obbligatoria per legge, è a carico di Unicredit.

Cessione del Quinto Findomestic

La seconda proposta che valutiamo in questa sede è la cessione del quinto Findomestic, pensata per i dipendenti e i pensionati.

Nel primo caso grazie al contratto a tempo indeterminato è possibile richiedere il finanziamento anche se si hanno altri prestiti personali attivi.

I pensionati invece possono usufruire della cessione del quinto Inps, che garantisce rapidità e speciali agevolazioni per gli ex-lavoratori.

Cessione del Quinto Findomestic: le caratteristiche

I clienti che richiedono la cessione del quinto Findomestic possono beneficiare di un prestito personale non finalizzato garantito dalla busta paga o dalla pensione e che non richiede spese (commissioni di intermediazione, gestione pratica, imposta di bollo per comunicazioni, commissioni di istruttoria ecc…).

Inoltre non è necessario fornire né garanzie accessorie o aggiuntive al contratto di lavoro a tempo indeterminato né la firma del coniuge.

Simulazione Cessione del Quinto: Unicredit o Findomestic?

Per capire quale delle due proposte è più vantaggiosa è utile effettuare una simulazione cessione del quinto.

Ad esempio il prestito di cessione del quinto Unicredit dedicato ai dipendenti pubblici offre un TAEG del 6,13% e un TAN del 5,50%. La somma erogata ammonta a poco più di 27.000 euro e va rimborsata in 120 mesi e una rata mensile di 300 euro.

Invece richiedendo 13.000 euro da rimborsare in 120 mesi, con Findomestic, fino al 31 ottobre 2017, è possibile avere una rata mensile di 144 euro, un TAN fisso a 5,95% e un TAEG fisso a 6,11%.

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Prestiti per Protestati Senza Cessione del Quinto 2017: quali sono le alternative?

La cessione del quinto è una delle soluzioni più apprezzate dagli italiani poiché permette di ottenere senza grosse limitazioni, una certa somma di denaro in base alle proprie capacità effettive di rimborso. Non è possibile richiedere più del 20% dello stipendio o della pensione.

Nonostante i vantaggi del prestito personale non finalizzato, non tutti vogliono  o hanno la possibilità di sfruttare tale forma di finanziamento. Perciò è necessario valutare quali sono le opportunità alternative di prestiti per protestati senza cessione del quinto.

Infatti chi ha subito un protesto spesso teme di non poter più avere accesso a un finanziamento per esaudire i propri sogni e i progetti personali. Tuttavia è una paura abbastanza inutile poiché, anche se la tua condizione di cattivo pagatore non pone il cliente in prima fila per poter ottenere un finanziamento, le soluzioni alternative sono molteplici.

Prestiti per Protestati Senza Cessione del Quinto 2017: le alternative disponibili

Si può passare quindi a valutare quali siano le soluzioni alternative di prestiti per protestati senza cessione del quinto. Le opportunità sono sostanzialmente quattro:

  • prestito delega (o doppio quinto), ricalca le caratteristiche della cessione del quinto dello stipendio. Dà la possibilità di ottenere due quinti dello stipendio. Può essere richiesto solo da dipendenti che hanno già richiesto la cessione del quinto, non possono richiedere il rinnovo della cessione o necessitano di una maggior quantità di denaro;
  • prestito cambializzato, prevede il rimborso del denaro tramite il pagamento di cambiali, richieste (oltre alla fideiussione o a un garante) come garanzie da parte della banca;
  • prestiti tra privati (social lending o peer-to-peer) sono dei finanziamenti che si svolgono su delle piattaforme online in cui debitore e creditore si scambiano del denaro, senza l’intermediazione della banca. Oltre a permettere di risparmiare tempo e denaro è accessibile anche dai cattivi pagatori;
  • prestiti dal datore di lavoro, in diverse aziende c’è la possibilità di accedere a specifici servizi finanziari che permettono di ottenere delle  anticipazioni sugli stipendi successivi;
  • prestiti con fidejussione, ovvero una garanzia personale che un terzo soggetto (come un parente) può dare all’istituto di credito che sta erogando il finanziamento. É chiaro che, nell’ipotesi in cui il debitore non riesca a pagare le rate concordate con il creditore, il garante sarà coinvolto nella restituzione del denaro.
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Doppio Quinto per Pensionati: il prestito delega può essere ottenuto dagli ex-lavoratori?

La cessione del quinto è una tipologia di prestito personale comoda e vantaggiosa rivolta sia ai lavoratori sia ai pensionati. Dà infatti la possibilità di ottenere una liquidità aggiuntiva addebitando la rata direttamente in busta paga o sul cedolino della pensione.

Il denaro cedibile non può superare un quinto (ossia il 20%) delle entrate mensili così da salvaguardare l’importo dello stipendio o della pensione minima. In alcuni casi possibile arrivare a una rata massima pari a due quinti, il 40%.

Non si avrà più un prestito con cessione del quinto ma con cessione del doppio quinto. Tuttavia non è sempre praticabile e non può mai essere richiesta dagli ex-lavoratori. Di conseguenza il doppio quinto per pensionati non è ottenibile.

Doppio Quinto: come funziona il prestito delega?

In alcune circostante le banche danno la possibilità ai richiedenti di poter beneficiare di una somma maggiore di quella prevista dal prestito con cessione del quinto dello stipendio.

Si sta parlando della cessione del doppio quinto, un finanziamento con le stesse modalità di rimborso della normale cessione del quinto, ma con la rata di un prestito delega, cioè con un cumulo può arrivare al 40% delle entrate mensili del richiedente.

Doppio Quinto per Pensionati: perché gli ex-lavoratori non possono richiederlo?

Tuttavia come si diceva, la cessione del doppio quinto non può essere richiesta da tutti specialmente ai pensionati. Ma come mai?

Tutti gli enti pensionistici hanno deciso di non accettare tale modalità di rimborso del finanziamento, mentre il prestito con delega può essere richiesto dalla gran parte dei lavoratori pubblici e dai dipendenti privati titolari di un contratto a tempo indeterminato.

In ogni caso se si riesce a ottenere la cessione del doppio quinto bisogna avere il consenso della banca e dell’azienda. Inoltre il lavoratore deve godere di un’anzianità lavorativa minima e un TFR depositato presso il luogo di lavoro o un fondo integrativo di previdenza. E il pensionato? Come deve fare per ottenere un prestito?

Quali forme di credito al consumo può richiedere un pensionato?

Alla luce del fatto che il doppio quinto per pensionati non è richiedibile dai lavoratori a riposo, chi ha la necessità di avere una liquidità extra utile per affrontare imprevisti economici o spese straordinarie, può richiedere la cessione del quinto della pensione.

La forma di prestito personale è affidabile, poco rischiosa e concessa dalla maggior parte delle banche ai richiedenti con massimo di 80/95 anni di età alla scadenza del finanziamento e dietro la stipula di un’assicurazione rischio vita.

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Prestiti Cessione del Quinto 2017: ricorsi in continuo aumento

Il numero dei ricorsi presentato dai clienti all’Arbitro bancario finanziario (Abf) della Banca d’Italia è in continuo aumento. L’obiettivo è cercare di risolvere alcune controversie con la propria banca.

Tra il 2015 e il 2016 la percentuale dei correntisti che hanno scelto di percorrere questa strada è aumentato del +60%. Si tratta di un fenomeno importante e di portata elevata.

Inoltre questa tendenza è da collegare al boom dei ricorsi che riguardano l’estinzione anticipata di prestiti tramite la cessione del quinto dello stipendio o della pensione.

Estinzione Anticipata con Cessione del Quinto: come funziona?

Per legge è possibile estinguere un prestito con cessione del quinto in qualunque momento, a patto che venga versato l’importo residuo e si paghi  paga la penale (al massimo pari all’1% del capitale residuo).

L’estinzione anticipata con cessione del quinto prevede che:

  • si perderanno le spese di istruttoria e l’imposta di bollo;
  • si possano recuperare le commissioni bancarie;
  • si possa essere rimborsati, per la parte del premio non goduto, dell’ assicurazione vita obbligatoria.

Prestiti Cessione del Quinto: le criticità

Bankitalia ha evidenziato che vi sono degli elementi di criticità nelle modalità di erogazione del prestito cessione del quinto, che rappresenta il 16% dell’intero comparto del credito al consumo italiano.

Le problematiche riguardano:

  • la scarsa trasparenza delle varie condizioni contrattuali;
  • i comportamenti approssimativi degli operatori del settore che non si concentrano sulle esigenze dei clienti che, alla fine, pagano cifre superiori rispetto a quelle preventivate.

Oltre ai ricorsi fatti all’Abf per quanto concerne i prestiti cessione del quinto, si è verificata una diminuzione del numero di quelli relativi a carte di credito e di debito mentre rimangono invariati quelli collegati ai conti corrente.

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I 5 vantaggi del prestito con cessione del quinto

In alcuni caso per realizzare i propri progetti o i propri sogni è necessario ricorrere a un prestito personale. Tuttavia la vasta offerta di finanziamenti proposti dal mercato finanziario potrebbe disorientare il cliente nella scelta.

Tra le tante soluzioni, una delle più vantaggiose è la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Si tratta di un prestito personale al consumo, a breve/medio termine e non finalizzato. Le rate vengono rimborsate tramite la cessione di un quinto della busta paga o del cedolino della pensione, ossia il 20%.

I 5 motivi per scegliere la cessione del quinto

Il prestito personale con cessione del quinto si distingue per 5 vantaggi principali, quali: semplicità, comodità, lunga durata, nessuna garanzia specifica e concessione anche ai protestati.

1.Semplicità

La cessione del quinto è un prestito non finalizzato, di conseguenza quando si richiede il finanziamento, non è necessario motivare come verrà impiegato il denaro, il che può essere molto vantaggioso.

2.Comodità

Il prestito personale viene rimborsato automaticamente tramite la trattenuta sulla busta paga o sulla pensione. Quindi non ci si dovrà ricordare di pagare rate e si potranno dimenticare le scadenze.

3.Lunga durata

Il piano di ammortamento della cessione del quinto dello stipendio o della pensione può durare fino a 10 anni. Si tratta quindi di un prestito personale che non impegna il cliente per un lasso di tempo eccessivo, come invece possono prevedere i prestiti classici, che durano anche fino a 35 anni.

4.Nessuna garanzia particolare

Visto che è obbligatorio stipulare una copertura assicurativa in caso di decesso o di perdita dell’impiego, l’erogazione della cessione del quinto non richiede garanzie particolari, come le garanti o garanzie patrimoniali.

5.Pignoramento, protesti o disguidi finanziari

Anche in caso di trascorsi da protestati o cattivi pagatori, la cessione del quinto della pensione o dello stipendio rimane una possibilità. Sicuramente la banca valuterà con maggior attenzione la situazione del richiedente con tali trascorsi, tuttavia non esclude a priori l’erogazione del prestito.

Calcolo Cessione del Quinto dello Stipendio

Prima di richiedere il prestito personale, potrebbe essere utile effettuare il calcolo cessione del quinto, partendo dalla busta paga mensile.

E’ necessario ricavare due dati:

  • la paga oraria;
  • le ore di lavoro definite per contratto

Ottenuti i due dati, bisogna prima calcolare il reddito netto mensile, effettuando i seguenti passaggi:

  • moltiplicare la paga oraria per le ore di lavoro mensili e il numero di mensilità;
  • dividere il risultato per 12;
  • sottratte il 27%.

Ottenuto lo stipendio netto mensile, per il calcolo della rata massima di un prestito con cessione del quinto dello stipendio è sufficiente dividere il risultato ottenuto per 5.

Prima di richiedere un prestito personale con cessione del quinto è necessario valutare pro e contro e riflettere con attenzione sulle condizioni offerte da ciascun istituto di credito.

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Rinnovo Cessione del Quinto: come ottenerlo e quali sono i requisiti?

Cosa fare se si vuole effettuare il rinnovo della cessione del quinto prima della scadenza? Questa particolare tipologia di prestiti personali permette a tutti i dipendenti, pubblici o privati, e ai pensionati di accedere al credito in modo semplice.

Ma cosa accade quando si ha bisogno di compiere il rinnovo della cessione prima della scadenza dei quattro anni? Quali sono le soluzioni disponibili?

Rinnovo cessione del quinto prima della scadenza: la normativa

In base all’art. 39 della Legge 180 del 1950 si stabilisce che il rinnovo cessione del quinto dello stipendio o della pensione può essere rinegoziato nei seguenti casi:

  • quando si ha già rimborsato almeno il 40% del debito se si ha un contratto con durata 120 mesi, il rinnovo sarà disponibile dopo 4 anni;
  • prima di aver saldato il 40% del debito se si ha un contratto con durata iniziale uguale o inferiore ai 5 anni. A patto che ci sia un rinnovo cessione del quinto decennale, quindi la durata del nuovo quinto sia con durata 10 anno. Nel caso in cui ci sia una durata superiore ai 60 mesi, ad esempio 120 mesi, non sarà possibile rinnovo cessione del quinto prima dei quattro anni.

Rinnovo cessione del quinto: come fare?

Tuttavia, anche se il rinnovo cessione del quinto è possibile, non sempre è la soluzione ideale. Infatti, le possibilità sono due:

  • il rinnovo della cessione del quinto;
  • il doppio quinto.

Rinnovo Cessione del Quinto dello stipendio o della pensione

E’ necessario recarsi dalla banca e richiedere della liquidità aggiuntiva. Si andrà quindi a stipulare un nuovo prestito che permetterà di saldare il vecchio finanziamento e avere il denaro che occorre. Chiaramente si ripartirà con un nuovo piano di ammortamento.

Doppio Quinto dello Stipendio

La soluzione del doppio quinto dello stipendio dà la possibilità di ottenere una rata fino ai 2/5 dello stipendio. E’ consigliabile optare per tale proposta se i costi di apertura pratica o della gestione sono molto alte.

Si segnala che l’interesse sarà leggermente più alto ma non si andranno a perdere le spese già pagate.

Chi può rinnovare la cessione del quinto?

La richiesta di rinnovo della cessione del quinto prima della scadenza può essere effettuata da chiunque abbia in corso il prestito personale, dunque:

  • Dipendenti pubblici;
  • Dipendenti statali;
  • Dipendenti privati;
  • Pensionati INPS;
  • Pensionati INPDAP.

Rinegoziare cessione del quinto: è conveniente?

Non c’è un’unica risposta in quanto dipende dalle condizioni della propria banca. Infatti ogni istituto applica clausole e specifiche differenti in base al lavoro, al profilo del debitore, al capitale richiesto ecc.

Informarsi, capire, scoprire e riuscire a visionare quanti più preventivi possibili è la soluzione migliore per evitare di accontentarsi di una soluzione poco conveniente.

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Si può ottenere la Cessione del Quinto Senza TFR?

Il prestito con cessione del quinto dello stipendio o della pensione è la soluzione ideale per i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.

Si tratta di una soluzione creditizia che fa riferimento sulla garanzia offerta dalla presenza di un contratto di lavoro sicuro e di una certa retribuzione che permetta di cedere un quinto del compenso alla finanziaria che ha erogato il finanziamento.

Oltre alla retribuzione mensile, gli istituti di credito richiedono anche altre garanzie, quale il TFR, ossia il trattamento di fine rapporto, maturato durante l’attività lavorativa.

Tuttavia, cosa accade se si tratta di un dipendente neo assunto? Puà comunque ottenere la cessione del quinto senza TFR?

Cessione del Quinto Senza TFR: come ottenerla

Il TFR, cioè il trattamento di fine rapporto, è strettamente legato all’anzianità di servizio e alla possibilità del dipendente di usufruirne in anticipo.

E’ però evidente che un lavoratore appena assunto o che ha già utilizzato tale importo, non può utilizzarlo come garanzia per ottenere la cessione del quinto.

In questi casi quindi la banca deve fare a meno di rivalersi sull’importo del TFR nel caso in cui il cliente, non possa più rimborsare il debito.

Tuttavia, nonostante non si possa offrire il TFR, il prestito con cessione del quinto può comunque essere erogato, ma vengono applicate nuove condizioni e alcune restrizioni.

Cessione del Quinto Senza TFR: le garanzie e le restrizioni applicate

Un prestito tramite cessione del quinto senza TFR necessita di maggiori garanzie per quanto riguarda la solidità della posizione lavorativa del cliente e dell’azienda in cui lavora.

I dipendenti di aziende di dimensioni ridotte potranno avere qualche difficoltà, mentre non saranno ammessi i lavoratori di società di persone, ma solo di capitali (S.p.A., S.r.l., S.a.p.a.).

Inoltre sarà necessario avere superato il periodo di prova ed è richiesta un’anzianità lavorativa minima, dai 3 ai 6 mesi.

La banca cercherà di contenere i possibili rischi riducendo a 15.000 euro l’importo massimo del prestito, che di solito può superare i 50.000 euro.

Di conseguenza, la durata della cessione del quinto senza TFR non supererà i 5 anni e la percentuale di retribuzione cedibile a titolo di rimborso ogni mese potrebbe essere inferiore al tradizionale 20%.

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Cessione del Quinto della Pensione: tassi e vantaggi del prestito per pensionati

Non è detto che solo i più giovani o le coppie under 35 in procinto di acquistare la prima casa, necessitino di un prestito. Spesso, anche i cittadini più adulti e già in pensione possono aver bisogno di una certa somma di denaro per comprare l’auto desiderata, organizzare il viaggio sognato da una vita o per sostenere le imminenti nozze della primogenita.

Insomma le casistiche e le situazioni possono essere diverse. Tra le soluzioni di prestiti per pensionati più apprezzate, si segnala la cessione del quinto della pensione. Vediamo di cosa si tratta e le novità più importanti da conoscere.

Cessione del quinto della pensione: che cos’è?

La cessione del quinto è una specifica forma di finanziamento non finalizzato che il cliente può utilizzare come crede. Oltre a questo aspetto, i vantaggi sono numerosi:

  • possono richiederla anche i pensionati dai 75 in su;
  • è possibile ottenere importi elevati restituibili in 120 rate;
  • il denaro si restituisce tramite la trattenuta automatica sul cedolino della pensione mensile;
  • prevede un tetto massimo della rata mensile da restituire che non sarà mai superiore al quinto della pensione.

Cessione del quinto per pensionati: le novità del 2017

Già da qualche mese l’INPS, l’Istituto nazionale della previdenza sociale, ha divulgato lo schema della nuova convenzione che interesserà questa specifica tipologia di finanziamento.

Il nuovo schema ha modificato le classi di importo. Infatti fino a qualche tempo fa il tasso di interesse applicabile ai prestiti variava a seconda dell’importo della pensione, sopra o sotto i 5.000 euro, e all’età del richiedente.

Adesso la cifra a cui far riferimento è 15.000 euro. Andando nel dettaglio, i tassi di soglia massimi applicati per i pensionati sono:

  • fino a 59 anni con assegni fino a 15mila euro 8,6 / oltre i 15mila euro 7,71;
  • da 60 a 64 anni con assegni fino a 15mila euro 9,4 / oltre i 15mila euro 8,51;
  • da 65 a 69 anni con assegni fino a 15mila euro 10,2 / oltre i 15mila euro 9,31;
  • da 70 a 74 anni con assegni fino a 15mila euro 10,9 / oltre i 15mila euro 10,01;
  • da 75 a 79 anni con assegni fino a 15mila euro 11,7 / oltre i 15mila euro 10,81.

Tali cambiamenti sono validi almeno fino al 31 dicembre 2018. 

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Cessione del Quinto e Licenziamento: cosa succede nel caso in cui si perde il lavoro?

Oggi come oggi non solo non è semplice trovare un impiego, ma è anche complesso riuscire a mantenere un posto di lavoro. Nel caso in cui si venga licenziati, oltre alle problematiche personali ed economiche che ciò comporta, la situazione del debitore si può complicare se ha in corso un prestito personale, erogato da un istituto di credito.

E’ proprio per tutelarsi da tali situazioni che, nel momento in cui si sottoscrive un contratto di prestito con cessione del quinto, il richiedente autorizza:

  • il vincolo del TFR, il trattamento di fine rapporto in favore della banca erogante;
  • una serie di polizze assicurative, così da garantire la finanziaria da una possibile insolvenza.

Cessione del Quinto e Licenziamento: le casistiche

In caso di cessione del quinto e cessazione del rapporto di lavoro occorre fare una distinzione sulla base della motivazione che ha portato alla perdita del lavoro:

  • nei casi di licenziamento e fallimento dell’azienda, sarà dovere del datore di lavoro trattenere dal TFR del dipendente la somma necessaria a estinguere il debito e versarla alla banca. Se il denaro non è sufficiente e il debitore non ha trovato un nuovo lavoro, scatta l’insolvenza;
  • se la perdita dell’impiego è dovuta a un licenziamento per giusta causa, l’ assicurazione può anche decidere di non pagare l’indennizzo alla banca, che non può che mettere a sofferenza il credito. Se la compagnia della polizza ha risarcito la banca potrà rivalersi sul dipendente e, se il lavoratore ha trovato un nuovo impiego, può costringerla.

Prestiti con Cessione del Quinto: quali sono le garanzie previste?

I prestiti con cessione del quinto, essendo legati all’attività lavorativa, necessitano di un’assicurazione sulla vita, così da garantire il recupero del credito residuo da rimborsare alla banca, anche nei casi di licenziamento o dimissioni del lavoratore.

La situazione lavorativa di un dipendente può infatti modificarsi anche all’improvviso a causa del fallimento dell’azienda o per volontà dell’impiegato.

Di conseguenza, tra le clausole della cessione del quinto dello stipendio, c’è anche un’assicurazione sulla vita che tutela il datore di lavoro da eventuali interruzioni. Infatti, così facendo, anche se il cittadino smette di lavorare, l’impresa può comunque coprire il debito.

I prestiti con cessione del quinto possono essere coperti anche dalla polizza sul prestito, che fa riferimento all’importo del TFR. Con questa assicurazione si colma la somma prestata se il dipendente dovesse essere licenziato prima dell’estinzione dell’intero debito.

Se il cittadino licenziato trova subito un altro lavoro, deve saldare il prestito in corso con la compagnia assicurativa che si è occupata di pagare le rate del finanziamento in passato. In questo caso si parla del cosiddetto prestito perdita di lavoro.

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Preventivo Cessione del Quinto Online: come trovare il più conveniente?

prestiti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione sono uno tra i finanziamenti più apprezzati dagli italiani.

Si tratta infatti di un prodotto non finalizzato a tasso fisso e con durata massima di 10 anni, richiedibile da pensionati e dipendenti pubblici e privati con contratto a tempo indeterminato.

Cessione del Quinto, che cos’è?

Il prestito con cessione del quinto è definito tale poiché la rata mensile è trattenuta dal salario o dalla pensione fino a 1/5 dell’importo totale. 
La cessione del quinto viene sempre concessa poiché il prestito è garantito dalla cessione del quinto dello stipendio. Inoltre è sempre prevista la stipula di un’assicurazione sui rischi di vita e impiego.

Il doppio quinto

Solo i lavoratori dipendenti possono richiedere il prestito con delega, il doppio quinto, in cui l’importo della cessione può aumentare fino ai 2/5 dello stipendio, arrivando così fino a un massimo del 40% del salario.
Il prestito con delega può essere chiesto parallelamente o dopo la cessione del quinto, e a differenza di questa, può non essere concesso.

Effettuare il Preventivo Cessione del Quinto nei portali online

Per effettuare un preventivo cessione quinto è sufficiente sfruttare i diversi portali sul web, che permettono di confrontare online e comodamente da casa tutte le migliori soluzioni di cessione del quinto proposte da banche e istituti di credito.
Inoltre, nel caso in cui si individui un’offerta interessante è possibile inoltrare la domanda di prestito direttamente online. Inviata la richiesta, nel giro di un paio di giorni, si riceverà l’esito della verifica di fattibilità e si potrà decidere se accendere o meno il finanziamento.

Preventivo Cessione del Quinto per chi ha già le idee chiare

Nel caso in cui il cliente abbia già una serie di finanziarie di riferimento può anche effettuare il preventivo cessione del quinto direttamente sul sito della banca prescelta.

Per esempio, Findomestic, permette di inviare una richiesta di cessione del quinto, semplicemente inserendo i propri dati. Nel giro di poco tempo si riceverà una risposta.

Invece le finanziarie UnicreditCompass, danno la possibilità di fissare un appuntamento direttamente dal sito web, per valutare con un esperto la soluzione più adatta alle proprie esigenze, fornendo un preventivo cessione del quinto gratuito.