Cessione del quinto: la questione del rinnovo
Una delle questioni che ruota attorno alla cessione del quinto è il rinnovo. Sono in tanti a chiedersi: è possibile rinnovo cessione del quinto? Rispondere non è semplice, dal momento che siamo di fronte all’ennesimo caso nel quale il legislatore ha varato una normativa ma, allo stesso tempo, ha posto le basi affinché questa venga aggirata.
Stando a quanto riporta la normativa non è possibile procedere con il rinnovo della cessione del quinto. Una volta che il periodo di rimborso è terminato, il contribuente non può più usufruire di questa formula per un certo periodo di tempo e deve rivolgersi ad altre tipologie di finanziamenti, se necessita di liquidità.
Nei fatti, però, è possibile comunque ottenere un rinnovo, anche se si tratta di un rinnovo travestito da qualcos’altro. Nella fattispecie, da sostituzione.
La legge infatti consente di sostituire il prestito cessione del quinto con un altro prestito cessione del quinto. Ovviamente, a determinate condizioni.
Se il periodo di rimborso è di dieci anni è necessario aspettare fino a quando non è stato superato il traguardo del 40% delle rate pagate. Dunque, è possibile attivarsi solo dopo quattro anni.
Se il periodo di rimborso è inferiore a dieci anni, il tempo di attesa è variabile. Per i prestiti a cinque anni, è possibile procedere con la sostituzione già dopo un anno.
In che cosa consiste la sostituzione? Molto banalmente, si interrompe il prestito in corso e si contrae un altro prestito, alle stesse condizioni. L’unica differenza potrebbe riguardare il periodo di rimborso: quello del “secondo round” deve essere obbligatoriamente di dieci anni.
È semplice comprendere perché de jure si parla di sostituzione ma de facto siamo di fronte a un rinnovo cessione del quinto: se interrompiamo un finanziamento di dieci anni dopo quattro anni, e iniziano un altro finanziamento di dieci, abbiamo guadagnato sei anni.
Rinnovo cessione del quinto pensionati e dipendenti: i requisiti
Va comunque specificato un particolare: dopo un anno dall’estinzione dell’ultima rata, è possibile accedere ai prestiti con cessione del quinto. È evidente però che in questo caso, vista l’interruzione di dodici mesi, non si può parlare di rinnovo cessione del quinto.
Ad ogni modo, per procedere con la sostituzione “in itinere”, i requisiti sono gli stessi di sempre: occorre godere di una busta paga, quindi avere un reddito fisso, nella stragrande maggioranza dei casi è necessario essere assunti a tempo indeterminato. La condizione di protestato o di cattivo pagatore, almeno in teoria, non dovrebbe rappresentare un problema dal momento che il meccanismo mette al riparo le banche dal rischio insolvenza.
Per conoscere tutte le opportunità della cessione del quinto, segui la nostra sezione riservata alla normativa cessione del quinto.