Cessione del quinto dipendenti privati: di cosa si tratta
La cessione del quinto dei dipendenti privati è una particolare forma di prestito, le cui rate vengono rimborsate attraverso il prelevamento di 1/5 dello stipendio o del salario, che è versato dal datore di lavoro.
Caratteristiche della cessione del quinto dipendenti privati
Inizialmente previsto per gli impiegati del settore pubblico, dal 2005 possono accedervi anche quelli del settore privato, che abbiano un contratto a tempo indeterminato da almeno quattro mesi presso imprese in nome collettivo, a responsabilità semplice o limitata, società per azioni e cooperative.
L’importo massimo della rata non può eccedere il 20% dello stipendio mensile. Inoltre la durata non può essere superiore ai 120 mesi e non può naturalmente andare oltre la fine del rapporto di lavoro.
La legge richiede che la stipulazione del finanziamento sia garantita da un’assicurazione sui rischi vita e impiego. Nel caso di risoluzione del contratto di lavoro, interviene l’assicurazione rivalendosi sul debitore, nei limiti del Tfr o trattamento di fine rapporto, maturato presso l’azienda. L’importo del finanziamento dipende dall’entità dello stipendio e del Tfr.
Chi può erogare il prestito
I soggetti che possono erogare il prestito sono esclusivamente le banche e gli intermediari finanziari, iscritti in un apposito albo e sottoposti alla vigilanza della Banca di Italia.
Per quanto riguarda i mediatori creditizi, devono anche essi essere iscritti ad un apposito albo tenuto dalla Banca d’Italia. Essi hanno il compito solo di mettere in relazione il cliente con la banca e gli intermediari e ricevono un compenso da questi ultimi.
Come ottenere il finanziamento
Il dipendente privato che desidera ottenere un prestito con la cessione del quinto deve rivolgersi al mediatore creditizio o all’intermediario finanziario, che dopo un’attenta valutazione della situazione lavorativa del cliente offrirà la soluzione economicamente più vantaggiosa. Per ottenere il finanziamento è necessario presentare un documento d’identità valido, codice fiscale o la tessera sanitaria, ultima busta paga ed il certificato di stipendio redatto dal datore di lavoro.
Per conseguire il prestito oltre all’approvazione dell’ente creditizio è necessaria la firma del datore di lavoro dell’atto di benestare, con cui accetta di versare una parte dello stipendio per il rimborso del finanziamento. Una volta completato l’iter burocratico la somma verrà corrisposta mediante bonifico o assegno.
Vantaggi e limiti
I vantaggi della concessione del quinto sono legati alla facilità con cui possono essere ottenuti, essendo dei prestiti garantiti sono concessi in maniera semplice e veloce, senza neanche dover indicare i motivi della richiesta. Inoltre possono essere concessi anche a persone protestate o cattivi pagatori.
Le rate vengono trattenute direttamente dallo stipendio, quindi non si corre il rischio di non essere puntuale o regolare con il rimborso. Un altro aspetto positivo infine è rappresentato dalla possibilità saldare in anticipo l’intero importo, senza pagare gli interessi non ancora maturati.
Tra gli svantaggi il coinvolgimento del datore di lavoro, che comunque non è responsabile del versamento delle rate e la perdita del tfr in caso di licenziamento. Un ulteriore aspetto negativo è la lunghezza dell’iter burocratico, che è sicuramente di qualche giorno più lungo rispetto ad altri tipi di finanziamento.