L’offerta di credito oggi è più conveniente che in passato.
Le svariate iniziative promosse dal Governo nell’ultima legislatura interessa la cessione del quinto per questo fine 2017. Con l’obiettivo di agevolare l’accesso al credito delle famiglie e delle imprese – e le condizioni molto vantaggiose di rifinanziamento presso la Banca Centrale per i nostri istituti di credito, consentono di accendere un finanziamento a tassi più vantaggiosi che in precedenza.
Il momento attuale di mercato, complice anche la crisi economica che ha colpito molte famiglie ed imprese negli ultimi anni, si rivela particolarmente adatto per chi ha intenzione di richiedere liquidità accendendo dei finanziamenti e ha registrato, infatti, una crescita esponenziale delle richieste.
Il momento è ancora buono anche se, rispetto al più recente passato, si registra comunque una leggera variazione al rialzo della curva dei tassi, complice anche la rimodulazione della manovra di allentamento monetario messa in campo da anni ormai dal presidente della BCE Mario Draghi.
Cessione del Quinto dello stipendio. Cos’è e chi può richiederla.
Una forma particolarmente apprezzata di finanziamento, rispetto a tutte le altre, è la cosiddetta cessione del quinto dello stipendio. Le caratteristiche principali di questa tipologia di prestito sono:
- la detrazione della rata direttamente dalla busta paga del richiedente.
- La facilità di accesso al credito che, in caso di inadempienza, viene garantito dal TFR.
- La possibilità di richiederlo per consolidare vecchi prestiti.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noti per decreto i tassi TEGM – Tassi effettivi globali medi – e i tassi soglia, fissati all’11,58% per i finanziamenti entro i 15mila euro e al 9,42% per quelli oltre i 15mila. Questi indicatori servono per calcolare la soglia oltre la quale scatta l’usura.
Gli impiegati del settore privato possono effettuare la richiesta di cessione del quinto presso un istituto di credito o una finanziaria mentre i dipendenti pubblici hanno a disposizione diverse alternative. Scopriamo insieme i dettagli e i costi.
Cessione del Quinto INPS – ex INPDAP. Caratteristiche e costi per il 2017.
Le possibilità riservate ai dipendenti pubblici dall’ente previdenziale sono sostanzialmente due:
- l’INPS può prestare garanzia per un finanziamento acceso presso un istituto di credito.
- L’ente può decidere di accendere personalmente il rapporto di credito col dipendente, a condizione che questi abbia almeno 4 anni di servizio maturati.
Il prestito pluriennale viene erogato direttamente dall’INPS e può avere una durata quinquennale o decennale. Per il 2017 ha un TAN medio – Tasso Annuo Nominale – del 3,50%; il valore può differire leggermente a seconda delle caratteristiche del richiedente e dell’importo richiesto.
Le tabelle coi valori sono pubblicate sul sito web dell’ente pensionistico. Esiste una forma di finanziamento più flessibile, denominata piccolo prestito che, sempre presso l’INPS consente di accendere finanziamenti a breve termine, per una durata massimo quadriennale e con un tasso medio TAN pari al 4,25% fisso per tutta la durata. Anche in questo caso sono previste delle variazioni a seconda della fascia d’età dei richiedenti.
I finanziamenti accesi presso altri istituti di credito con garanzia prestata dall’INPS godono di condizioni particolarmente vantaggiose in virtù della convenzione con l’ente pensionistico ed hanno tassi che si aggirano attorno al 4,50% annuo.
C’è da considerare che il TAEG – Tasso Annuo Effettivo Globale – di questi finanziamenti è in media di un paio di punti più alto perché comprende i costi di istruttoria della pratica e le spese accessorie, che nel caso dell’INPS ammontano allo 0.50% dell’importo richiesto. È richiesta inoltre, ai pensionati che richiederanno il prestito, l’accensione di una polizza vita a tutela dal rischio morte del debitore.
I tassi per la Cessione del Quinto presso le Banche
In ragione della maggiore rischiosità di un impiego nel settore privato rispetto a quello pubblico, ai dipendenti a tempo indeterminato di società private è applicato un tasso leggermente maggiore rispetto a quello previsto per i dipendenti pubblici; l’offerta degli istituti di credito è piuttosto varia e il tasso cambia sensibilmente anche a seconda della grandezza dell’istituto erogante.
I tassi applicati dalle banche non potranno eccedere il tasso di usura calcolato tenendo conto dei valori medi aumentati del loro valore. Attualmente l’offerta oscilla tra i 6 e i 7 punti percentuali di TAN e gli 8 – 9 punti di TAEG annui. Una richiesta di circa 20mila euro, a questi valori, produce un debito di circa 30mila nei confronti della banca erogante per un ammortamento in 10 anni a 250 euro mensili.