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Cessione del Quinto Inpdap 2017: tassi e agevolazioni

Cessione del quinto INPDAP 2017: come funziona?

I finanziamenti con cessione del quinto INPDAP 2017 sono dei prestiti a tasso fisso erogati per i dipendenti pubblici e per i pensionati in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Come sottolinea il nome, questi finanziamenti vengono stipulati attraverso la trattenuta di un quinto dello stipendio o della pensione mensile. Il quinto corrisponde al 20 % della busta paga e viene calcolato al netto delle ritenute fiscali.

In particolare, il finanziamento con cessione del quinto viene erogato direttamente dall’INPS (che dal primo Gennaio 2012 ha incorporato l’INPDAP) o può essere ottenuto tramite banche o società di credito che hanno stipulato una convenzione con l’ente previdenziale.

Le formule di finanziamento offerte dall’ex INPDAP sono molto vantaggiose e vengono costantemente aggiornate per favorire l’accesso al credito dei dipendenti pubblici e dei pensionati.

Cessione del quinto INPDAP 2017: tutte le novità

Anche per l’anno 2017 sono state introdotte importanti novità nel campo dei prestiti con cessione del quinto INPDAP: l’introduzione dei piccoli prestiti quadriennali e i prestiti pluriennali per l’acquisto di una casa di un figlio.

La più importante novità riguarda la possibilità di sospendere o rinegoziare il contatto di mutuo o prestito. Questa nuova opzione introdotta con la determinazione presidenziale n.43 del 30 marzo 2016 cerca di agevolare quei dipendenti/pensionati che hanno visto cambiare la propria situazione economica nel corso degli anni.

La cessione del quinto INPDAP 2017, pur non modificando la sostanziale disciplina dei prestiti personali con cessione del quinto, cerca costantemente di offrire finanziamenti vantaggiosi e con tassi di interesse bassi per aumentare l’accesso al credito di pensionati e dipendenti pubblici.

I piccoli prestiti INPS 2017

Per chi vuole ottenere un piccolo prestito con la formula della cessione del quinto dello stipendio, a partire dall’anno 2017 può richiedere un micro finanziamento di durata non superiore ai 4 anni. Il Piccolo Prestito INPS è lo strumento ideale per chi vuole ottenere un finanziamento di piccola entità da estinguere in pochi anni. L’ammontare della richiesta di prestito viene stabilita in base allo stipendio percepito dal dipendente pubblico.

Il micro prestito può essere richiesto per la singola mensilità o per due, tre o quattro, in base alla richiesta il rimborso del prestito verrà estinto in 12, 24, 36 o 48 rate. Questa tipologia di prestito può essere anche richiesta con doppia mensilità, solo nel caso che il richiedente non abbia altre trattenute in corso sullo stipendio o sulla pensione.

Il Piccolo Prestito ex INPDAP 2017 è rivolto a tre categorie ben individuate di soggetti: dipendenti pubblici, iscritti al Fondo della Gestione magistrale, dipendenti del gruppo Poste Italiane.

Per accedere al Piccolo Prestito per i dipendenti pubblici, bisogna essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali o Fondo Credito e presentare la domanda online attraverso un modulo fornito dall’INPS. Generalmente tutti di dipendenti sono iscritti al Fondo Credito. Mentre per i pensionati pubblici è importante aver aderito al Fondo al momento della domanda pensionamento.

Per coloro che sono iscritti al fondo speciale di Gestione Magistrale (ex Enam) non è necessario essere dipendenti pubblici, ma essere in servizio oppure a non meno di due anni dal pensionamento. Per questa categoria la richiesta di prestito non può essere superiore alle due mensilità di stipendio.

L’ultima categoria che può richiedere il Piccolo Prestito INPS 2017 presuppone un rapporto di lavoro con il Gruppo di Poste Italiane. Per questa particolare tipologia di cessione del quinto INPDAP 2017, è stato stabilito un tasso annuo effettivo del 4,50%, il TAEG si attesta al 4,76%, mentre le spese amministrative connesse al finanziamento sono dello 0,50 %.

I prestiti pluriennali di cessione del quinto INPDAP 2017

Anche per il 2017, l’INPS ha previsto dei tassi di interesse e dei costi di gestione della pratica di finanziamento davvero molto competitivi e vantaggiosi per i prestiti pluriennali. I prestiti pluriennali di cessione del quinto INPDAP 2017, sono dei finanziamenti a tasso agevolato rivolti ai dipendenti o ai pensionati pubblici iscritti al Fondo di Credito.

Il prestito pluriennale può avere una durata contrattuale di 5 anni da estinguersi in 60 rate mensili oppure di 10 anni con l’estinzione in 120 rate mensili. Come per tutti i prestiti INPDAP il prelievo non può superare un quinto della busta paga al netto delle ritenute fiscali.

Per il Prestito Pluriennale 2017, l’ente ha previsto un TAEG al 3,5 %, un tasso di interesse effettivo annuo al 3,50% e per le spese amministrative della gestione della pratica si è stabilito un esborso pari allo 0,50%. Per richiedere il finanziamento pluriennale bisogna compilare un apposito modulo se si è ancora in attività, mentre per chi è pensionato bisogna richiedere il prestito presso l’INPS di zona.

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Cessione del quinto Unicredit: le novità del 2017

Novità del 2017 per i clienti Unicredit Banca: il prestito con formula cessione del quinto della pensione.

Tra i prodotti finanziari di Unicredit Banca per privati e famiglie nasce SuperQuinto INPS Unicredit, un prestito che si basa sulla cessione del quinto della pensione. Grazie alla convenzione stipulata con l’INPS, la banca ha ideato un servizio dedicato a pensionati INPS, dipendenti pubblici e privati.

Cos’è la cessione del quinto?

Con cessione del quinto si indica una tipologia di finanziamento la cui modalità di rimborso avviene tramite un quinto del proprio stipendio. A differenza di altri prodotti (come mutui, prestiti personali ecc…) che prevedono un piano di rientro tramite versamenti rateizzati, con la cessione del quinto la rata viene trattenuta direttamente dalla busta paga. 

Il valore non può superare un quinto del proprio salario. Con questa formula di prestito è il datore di lavoro del beneficiario o direttamente l’INPS ad elargire la somma a credito, decurtandola poi dallo stipendio. In questo caso la rata è sempre a cadenza mensile.

Quali sono le caratteristiche del prestito SuperQuinto INPS Unicredit?

Il finanziamento con formula cessione del quinto viene concesso a tasso fisso, TAN massimo 5%. Il rimborso del finanziamento varia da un minimo di 2 e un massimo di 10 anni suddivisi in rate mensili. L’erogazione avviene tramite accredito sul proprio conto corrente al netto di spese di istruttoria, oneri e commissioni bancarie fino al 12% dell’importo.

Nell’eventualità che il prestito venga estinto anticipatamente, la commissione da corrispondere alla banca è del 2% se l’estinzione avviene a più di 12 mesi dalla scadenza del contratto, dello 0,5% per durate inferiori. Nulla è dovuto se la cifra è pari o inferiore a 10.000 euro, anticipata in un’unica soluzione.

Cessione del quinto Unicredit: a chi si rivolge?

Il prestito cessione del quinto Unicredit si rivolge ai correntisti Unicredit appartenenti a tre categorie principali: pensionati, dipendenti pubblici e privati. Per i pensionati convenzionati INPS la rata viene decurtata direttamente dalla pensione per un importo massimo erogabile pari a 69.000 euro. Seguono i dipendenti pubblici con 72.000 euro e quelli privati con 47.000 euro. Requisito essenziale è l’accredito della pensione sul conto Unicredit.

Possono richiedere il prestito solo i titolari di pensioni maturate con i contributi lavorativi. Sono pertanto escluse dal finanziamento le seguenti tipologie di pensioni e assegni:

  • pensioni sociali;
  • pensioni a carico di enti creditizi e pensioni di invalidità civile;
  • assegni per l’assistenza a pensionati inabili;
  • assegni per il sostegno del reddito e assegni al nucleo familiare.

Quali garanzie sono necessarie per accedere al prestito SuperQuinto INPS Unicredit 2017?

L’assenza di garanzie costituisce la vera novità del prestito cessione del quinto Unicredit Banca. Il prestito SuperQuinto INPS Unicredit, infatti, non richiede garanzie quali ipoteche o fideiussioni. Per accedere al credito è sufficiente presentare il proprio cedolino pensione unitamente alla propria carta d’identità.

A tutela dell’importo del finanziamento è necessario stipulare un’assicurazione vita il cui importo può arrivare fino al 16,61% della somma erogata. L’importo del finanziamento viene valutato sulla base dell’età, del sesso e dello stato di salute del richiedente. É opportuno ricordare che il rimborso totale del prestito deve concludersi entro il 79° anno di età del richiedente.

Come richiedere SuperQuinto INPS Unicredit?

Per richiedere il prestito è necessario essere titolari di un conto corrente Unicredit con relativo accredito della pensione. Per formalizzare la domanda basta recarsi presso la propria filiale di riferimento e compilare l’apposito modulo che la banca stessa consegnerà direttamente all’INPS.

Il prestito con cessione del quinto Unicredit è il prodotto creditizio pensato apposta per la categoria dei pensionati per cui è spesso difficile accedere al credito in quanto ex lavoratori. SuperQuinto Unicredit è un prestito utile, semplice da richiedere e sicuro grazie alla copertura assicurativa sulla vita e alla garanzia legata alla sicurezza della propria pensione.

La procedura è la medesima per i dipendenti pubblici, mentre quelli privati dovranno consegnare personalmente il modulo al proprio datore di lavoro.

Per valutare un preventivo gratuito è possibile richiedere un appuntamento direttamente tramite il sito internet ufficiale della banca, Unicredit.it, compilando l’apposito form di contatto. Per i dipendenti pubblici e statali che compileranno il suddetto form entro il 31/03/2017, Unicredit dedica in esclusiva un TAN fisso al 5,3%.

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Cessione del quinto Findomestic: novità 2017

Cessione del quinto: cos’è e a chi spetta?

La cessione del quinto è una tipologia di prestito le cui rate mensili vengono addebitate decurtando una parte della busta paga o della pensione del soggetto che beneficia del prestito. Si può quindi cedere al massimo uno quinto di una parte di stipendio o pensione. La rata viene pagata direttamente dall’azienda o dall’INPS, nel caso di soggetti in pensione. Sia dipendenti privati che pubblici possono richiederlo. Ovviamente i lavoratori autonomi sono esclusi, in quanto non percepiscono alcuno stipendio.

Uno dei requisiti indispensabili per poter ottenere la cessione del quinto è che il contratto di lavoro sia di tipo indeterminato. In alcuni casi, anche i lavoratori con contratto a progetto possono richiedere la cessione del quinto. Ovviamente la durata del prestito dovrà essere pari a quella del contratto e non potrà protrarsi oltre. In linea generale il finanziamento erogato tramite la cessione del quinto non può superare la durata massima di dieci anni. In alcuni casi deve essere invece rimborsato entro cinque anni.

Cessione del quinto Findomestic per i 2017: caratteristiche e novità.

Findomestic, società esistente dal 1984 e specializzata nell’erogazione di prestiti al consumo rivolti alle famiglie, anche per il 2017 prevede per i suoi clienti, la possibilità di richiedere la cessione del quinto su pensione o stipendio. La convenienza del servizio offerto da Findomestic risiede in molteplici aspetti come:

  • l’assenza di commissioni legate alla gestione ed all’avvio dell’istruttoria della pratica da parte dell’agenzia;
  • la non previsione di imposte di bollo.

Cessione del quinto Findomestic novità 2017: modalità di erogazione del prestito ai lavoratori.

L’erogazione del prestito ai lavoratori dipendenti, secondo le modalità previste da Findomestic per la cessione del quinto, prevede l’addebito mensile di una rata fissa direttamente su pensione o stipendio. Il versamento viene eseguito, per conto del soggetto beneficiario della cessione del quinto, dal datore di lavoro e da INPS.

Non sono previsti costi relativi all’istruttoria della pratica né commissioni bancarie o imposte di bollo. Non sono necessarie garanzia e ulteriori o firme da parte di terzi soggetti. Basta disporre di una busta paga legata ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato e di una posizione assicurativa ad esso collegato.

Accedendo al sito di Findomestic è possibile ottenere un preventivo per il conseguimento della cessione del quinto e avere assistenza circa qualsiasi tipo di dubbio. Una delle domande più ricorrenti riguarda la possibilità di richiedere la cessione del quinto in presenza di altri prestiti attivi o di problematiche finanziarie pregresse. Sì, è possibile ottenere in ogni caso la cessione del quinto.

Per i lavoratori dipendenti pubblici della pubblica amministrazione o di enti pubblici, la cui busta paga è erogata direttamente dal Ministero dell’Economia è prevista la sottoscrizione, oltre che della cessione del quinto, anche della Delega.

Cessione del quinto Findomestic novità 2017: modalità di erogazione per i soggetti pensionati

I soggetti che hanno raggiunto l’età pensionabile e percepiscono la pensione possono in qualsiasi momento fare ricorso alla cessione del quinto che, l’INPS provvederà a rimborsare mensilmente a Findomestic. Anche in questo caso non sono previste garanzie aggiuntive nè spese di intermediazione o qualsiasi tipologia di commissioni. Gli unici requisiti richiesti per legge sono la pensione e un’assicurazione, prevista per qualsiasi tipologia di prestito.

Con la pensione è possibile richiedere la cessione del quinto anche se sono in corso altri finanziamenti. L’INPS provvederà mensilmente a trattenere dalla pensione le rate. E’ possibile verificare l’entità della trattenuta mensile per il rimborso della rata della cessione del quinto, riportata ogni mese sul cedolino della pensione.

Per tutti i soggetti titolari di pensione sono previste speciali agevolazioni che consistono in un’istruttoria semplice e veloce che esplica molte delle sue peculiarità per via telematica. Accedendo al sito di Findomestic è possibile ottenere un preventivo online inserendo i propri dati. Il team di Findomestic provvederà a fornire una risposta chiara ed esaustiva nel più breve tempo possibile. La richiesta di un preventivo online non è vincolante ed è senza impegno.

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Conto Corrente Online Hello Bank: Imposta di bollo e costi di bonifico all’estero

La rapida ascesa delle banche online si è concretizzata nell’affermazione di realtà differenti, particolarmente attente al mondo digitale e in stretto contatto con i più giovani. Tra queste, un posto di sicuro rilievo lo ha guadagnato Hello Bank, grazie alla vastità dell’offerta proposta al pubblico e alla solidità di BNL – Gruppo BNP Paribas, di cui fa parte la banca in questione.

La forte caratterizzazione di questi particolari istituti consiste nell’assoluta rivoluzione che apportano al concetto di conto corrente. Non dovendo sostenere le ingenti spese che, invece, pesano sulle classiche banche (tra filiali e dipendenti), l’apertura e il mantenimento di un conto corrente online Hello Bank risulta essere praticamente gratuito.

Ciò implica, di conseguenza, che l’imposta di bollo risulta essere totalmente gratuita. Questa forma di tassazione, introdotta in Italia nel 2012, prevede che, qualora la giacenza media presso il conto corrente dovesse essere maggiore di € 5000, deve essere corrisposto un importo di € 34,20 per le persone fisiche o di € 100 per altri soggetti.

Sotto questo punto di vista, appare presso che totale la convenienza e il risparmio che la gestione di un conto corrente online, in questo caso presso Hello Bank, può comportare per i potenziali clienti. Un altro grande punto, meritevole di essere esaminato con profonda attenzione, riguarda l’aspetto dei bonifici e dei loro costi. A dispetto di quanto accade con le banche classiche, tra i servizi offerti in maniera completamente gratuita da Hello Bank vi sono anche i bconto corrente online hello bankonifici.

Non importa che essi siano operati verso l’Italia o l’estero, la totale assenza di costi rimane inalterata. Se restano dei dubbi sulle qualità messe in campo da queste nuove tipologie di conti correnti, tra quelle che meritano di essere citate c’è anche la gratuità delle operazioni di prelievo, effettuabili senza commissioni in tutto il mondo (presso gli sportelli BNL – BNP Paribas), e la possibilità di domiciliazione delle bollette.

Hello Bank non scherza neanche dal punto di vista dei rendimenti sui depositi, ad alta remunerazione, che posso raggiungere l’1% lordo annuo. Alla luce di quanto proposto ed esaminato, vista la forte diffusione che questi strumenti stanno vivendo negli ultimi anni, non si può che affermare che le banche del futuro sono tra noi.

I giorni nostri disegnano un’epoca basata sulla rapidità degli spostamenti, non solo tra persone ma soprattutto dei capitali, e sulla facilità di intervento per determinate operazioni. Hello Bank risponde positivamente a tutto quanto indicato, grazie ad una predisposizione alla soddisfazione e fidelizzazione del cliente, tipiche delle nuove banche online, e a strumenti facilmente utilizzabili da piattaforme diffusissime come smartphone, tablet e cellulari.

Prestiti per lavoratori autonomi
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Cessione del Quinto San Marino: Come funziona?

L’archetipo finanziario rappresentato dalla cessione del quinto ha ormai varcato i confini del nostro Paese essendo una pratica molto utilizzata anche per le banche di San Marino, che concedono ben volentieri finanziamenti con a garanzia la busta paga di un dipendente o il cedolino di una pensione. Le due condizioni particolari esclusivamente da soddisfare sono:

  • Essere dipendenti a tempo indeterminato;
  • Essere titolari.

In pratica occorre avere un’entrata fissa e stabile a livello mensile su cui applicare la ritenuta del quinto per permettere alla banca che ha elargito il finanziamento di poter rientrare del debito.

Cessione del Quinto San Marino: Come richiederla?

Per richiedere la cessione del quinto basta rivolgersi a una banca di San Marino che offre questo tipo di servizio e portare la propria busta paga o il cedolino della pensione, che servirà come garanzia per il prestito e come identificativo per applicare le trattenute sullo stipendio e sulla pensione.

La cosa da annotare è che il contratto non si può assolutamente rescindere prima della fine del contratto, pena il pagamento di una sanzione pari a l’1% del capitale che deve essere ancora rimborsato. Questa è l’unica nota dolente della cessione del quinto nello Stato di San Marino che non permette la cessazione anticipata probabilmente per non perdere gli interessi applicati sul prestito.

In fondo la funzione degli Istituti di Credito è proprio questa, cioè dare soldi in prestito e guadagnare con gli interessi del caso, in caso questo non sia possibile parte la penale.

Cessione del Quinto all’Estero: Perché andare a San Marino?

Nonostante i problemi di estinzione del finanziamento la cessione del quinto a San Marino è una pratica molto diffusa, in quanto il tasso applicato è uno dei migliori del mercato, e soprattutto perché questo tipo di pratica oltre che la busta paga e il contratto di lavoro non chiede alcune garanzia.

Se si è pensionati occorre portare solo il cedolino pensione, sulla quale verrà applicata la ritenuta del 20% sul netto guadagnato, la stessa percentuale viene ritenuta anche se si lavora. Con questo tipo di pratica si supera il problema dei finanziamenti bancari, che specialmente in Italia, a causa della crisi finanziaria, sono sempre più difficili da prendere.

In pratica questo tipo di prestito era prima appannaggio delle sole finanziarie, mentre le banche non lo elargivano preferendo garanzie più consistenti. Vista la crisi economica anche le banche si sono ora affacciate in questo campo, specialmente quelle dei Paesi limitrofi all’Italia, come San Marino, che grazie a questa pratica rende molto attivo il proprio settore finanziario che sta divenendo uno dei più fluidi d’Europa.

Come funziona la cessione del quinto?

La cessione del quinto è una pratica finanziaria molto semplice, consiste nel richiedere un finanziamento e nell’impegnarsi a renderlo nei tempi stabiliti, solitamente entro 10 anni, con piccole trattenute sullo stipendio o sulla pensione. I documenti da presentare alla banca sono:

  • Documento di Identità
  • Busta paga o cedolino pensione
  • Contratto di lavoro

Se si è dipendenti è doveroso presentare il contratto lavorativo perché si deve necessariamente avere un contratto a tempo indeterminato come garanzia alla restituzione del debito. Una volta stipulato il contratto, sempre per garanzia, viene anche congelato il TFR nella misura equivalente al prestito richiesto.

In pratica se si prendono 20000 euro di prestito verrà congelato il TFR pari a 20000, questo per garantire alla banca che i capitali rientrino anche se il lavoratore dovesse essere licenziato. In caso di morte o invalidità invece si applica una speciale assicurazione che serve per saldare i debiti in caso di evento nefasto.

Cessione del Quinto dello Stipendio: Soluzione pratica e sicura

La pratica della cessione del quinto è per molte persone la più sicura per prendere un prestito, in quanto non richiede particolari garanzie se non il contratto di lavoro a tempo indeterminato. Anche chi ha avuto problemi con il sistema bancario può richiedere il prestito tramite questa pratica e per questa ragione diviene uno strumento molto utilizzato dalla maggior parte dei lavoratori.

Il prestito con la cessione del quinto è anche una delle pratiche finanziarie più semplici da utilizzare, essendo il tutto nelle mani direttamente del datore di lavoro e della banca che applicano di comune accordo le trattenute senza che il dipendente, o il pensionato, si debba preoccupare dei pagamenti alla posta o alla banca che sono sempre scomodi.

Cessione del quinto Agos
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Come tutelarsi in caso di cessione del quinto se l’azienda fallisce

Cessione del Quinto: La disciplina normativa

La cessione del quinto dello stipendio è un prestito personale accordato a lavoratori dipendenti privati o statali e a pensionati. Esso è stato introdotto dal D.P.R. 5 gennaio 1950 n. 180 (modificato dalla Legge 14 maggio 2005 n. 80) e, successivamente, disciplinato anche dal D.P.R. 28 luglio 1950 n. 895, che è il Regolamento attuativo del primo decreto presidenziale appena citato.

Cos’è la Cessione del Quinto?

La caratteristica di tale prestito personale è costituita dalla circostanza che il relativo rimborso viene effettuato tramite la cessione di quote parte del proprio stipendio o salario mensile al netto di eventuali ritenute.

L’ammontare massimo della rata di rimborso non superare un quinto, cioè il 20%, dello stipendio mensile netto. La cessione del quinto dello stipendio è un prestito personale, che prevede un piano di rimborso non inferiore a ventiquattro mesi e non superiore a centoventi mesi.

Cessione del Quinto dello Stipendio: Quali sono i vantaggi?

La cessione del quinto dello stipendio presenta alcuni vantaggi per i richiedenti dello stesso. Tale prestito personale è, infatti, generalmente concesso anche a coloro che non abbiano merito creditizio a causa di precedenti rapporti controversi con gli Istituti di credito.

La garanzia del relativo rimborso è, difatti, assicurata dalla percezione dello stipendio e dal conseguente regolare restituzione delle singole rate dovute alle banche e agli intermediari finanziari.

La cessione del quinto dello stipendio, inoltre, consente anche di accedere a prestiti personali di importi considerevoli, dal momento che la relativa concessione è valutata sulla base dell’importo complessivo dello stipendio o del salario mensile netto e dall’anzianità lavorativa del soggetto richiedente.

Fase Istruttoria della Cessione del Quinto

La cessione del quinto dello stipendio viene concesso dagli Istituti di credito e dagli intermediari finanziari a seguito di un’istruttoria avviata per verificare la sussistenza di determinati requisiti.

Nel corso di tale procedimento di valutazione, i consulenti accertano la sussistenza di un rapporto di lavoro tra l’impresa o la Pubblica Amministrazione e il richiedente, la busta paga dello stesso e altre informazioni, che consentono di formulare un preventivo, l’ammontare del prestito personale concedibile, il piano di rientro del debito, l’importo delle singole rate e la durata del prestito.

Obblighi per il datore di lavoro

Per il datore di lavoro, la cessione del quinto dello stipendio implica l’insorgenza di determinati obblighi. In particolare, egli deve trattenere dalla busta paga la rata indicata nel contratto sottoscritto tra la banca e il dipendente e corrisponderla alla banca o all’intermediario finanziario, che ha concesso questa tipologia di prestito personale.

In ipotesi di dimissioni o di licenziamento del lavoratore, il datore di lavoro è anche tenuto a trattenere ogni somma maturata dal dipendente e pagarla alla banca o all’Istituto finanziario che hanno erogato la cessione del quinto dello stipendio.

In tal modo, si potrà estinguere parzialmente o totalmente il debito sorto a fronte della concessione del prestito personale sopra descritto.

Cessione del Quinto 2017: Come tutelarsi in caso di fallimento del datore di lavoro?

Il lavoratore, che abbia ottenuto la concessione di un prestito personale sotto forma di cessione del quinto dello stipendio, potrebbe non avere più nessuna tutela se il datore di lavoro dovesse fallire.

In particolare, il fallimento dell’impresa presso la quale egli è impiegato potrebbe esporre al grave rischio di non essere più in grado di restituire le rate del prestito personale, che è stato accordato allo stesso dalla banca o da un Istituto finanziario.

Se dovesse ricorrere tale ipotesi, il lavoratore potrebbe essere in grado di estinguere parzialmente o totalmente il proprio debito nei confronti degli Istituti di credito o finanziari tramite la percezione e la successiva cessione al soggetto erogante del proprio trattamento di fine rapporto.

In alternativa, il dipendente, che abbia stipulato anche una polizza rischio impiego potrebbe essere tutelato dal rischio di insolvenza mediante l’intervento della compagnia assicurativa, che pagherebbe l’importo alla banca o all’intermediario finanziario nei limiti di quanto convenuto nel contratto di assicurazione.

Conseguenze per il datore di lavoro fallito

Per il datore di lavoro, vi sono anche degli svantaggi in caso di fallimento dello stesso. Egli, infatti, essendo tenuto al pagamento delle rate della cessione del quinto tramite le somme trattenute dalla busta paga ed essendo divenuto inadempiente, può essere denunciato alle Centrali rischi finanziari ed essere qualificato come cattivo pagatore.

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Cessione Quinto Meno di 16 Dipendenti: Si possono ottenere?

Cos’è la Cessione del Quinto?

La cessione del quinto dello stipendio è una specifica tipologia di prestito personale, che occorre estinguere tramite la cessione di quote parte del proprio stipendio o salario fino a un massimo del quinto dello stesso al netto di eventuali ritenute.

La cessione del quinto dello stipendio è un istituto introdotto, nell’ordinamento giuridico italiano, dal D.P.R. 5 gennaio 1950 n. 180 ed è stato ulteriormente disciplinato dal Regolamento attuativo del predetto decreto presidenziale, vale a dire dal D.P.R. 28 luglio 1950 n. 895. Il termine cessione del quinto del stipendio, utilizzato per questa forma di prestito personale, deriva dalla circostanza che la rata di rimborso dello stesso non può essere superiore a un quinto – ossia al 20% – dell’ammontare mensile dello stipendio o del salario netto.

La durata minima della cessione del quinto non può essere inferiore a ventiquattro mesi e quella massima non può eccedere i ventiquattro mesi. La cessione del quinto è un prestito personale, che viene solitamente concesso a lavoratori dipendenti pubblici o privati e a pensionati. Esso è concesso dalle banche e dagli intermediari finanziari.

Vantaggi della cessione del quinto dello stipendio

La cessione del quinto dello stipendio offre la possibilità ai richiedenti il prestito, che non abbiano un merito creditizio perfetto, di potere comunque ottenere un prestito personale. Il lavoratore riesce, in tal modo, ad accedere alla concessione di un finanziamento, che altrimenti le banche e gli istituti finanziari sarebbero restii a concedere a causa del rischio di insolvenza nel restituzione delle rate dovute.

L’istituto finanziatore è, infatti, tutelato dal rischio di insolvenza del lavoratore, in quanto il rimborso del prestito personale viene effettuato regolarmente e periodicamente tramite trattenute sulla busta paga del dipendente. Un ulteriore vantaggio offerto dalla cessione del quinto dello stipendio è costituito dal fatto che l’importo del prestito è commisurato sia all’importo dello stipendio, sia all’anzianità lavorativa del dipendente, consentendo di usufruire della concessione di prestiti personali di ammontare anche considerevole.

Cessione del quinto aziende con meno di sedici dipendenti: Come funziona?

La cessione del quinto con meno di sedici dipendenti è, generalmente, concessa a lavoratori dipendenti che abbiano sottoscritto un contratto di lavoro a tempo determinato con Pubbliche Amministrazioni o con società. Nel secondo caso, deve in genere trattarsi di società per azioni, società in nome collettivo, società a responsabilità limitata e società in accomandita per azioni.

Perché possa essere accordata la cessione del quinto con meno di sedici dipendenti, occorre che ricorrano determinati requisiti. In particolare, è necessario che i lavoratori dipendenti – richiedenti la cessione del quinto con meno di sedici dipendenti – siano cittadini italiani, siano stati assunti dalle predette società da almeno sei anni e abbiano accantonato un trattamento di fine rapporto pari almeno a cinquemila euro.

Come ulteriore requisito per ottenere la cessione del quinto con meno di sedici dipendenti, si richiede che le citate società abbiano un numero minimo di dipendenti pari a cinque unità. Rilevante ai predetti fini è anche il settore merceologico, nel quale la società svolge la propria attività.

Cessione del Quinto per Dipendenti Piccole Aziende: Come ottenerli?

La cessione del quinto con meno di sedici dipendenti può essere concessa alla fine di un’istruttoria che si avvia, per verificare la sussistenza concreta dei requisiti sopra menzionati. Il consulente, una volta valutati tutti i dati posti nella sua disponibilità, predispone un preventivo per il cliente che voglia usufruire della cessione del quinto con meno di sedici dipendenti.

In sede di consulenza, inoltre, il professionista fornirà ulteriori informazioni al cliente, concernenti l’arco temporale entro il quale dovrà essere portato a termine il rimborso, l’ammontare complessivo della cifra da rimborsare, l’importo della rata e la relativa variabilità in base allo stipendio mensile percepito dal lavoratore.

Dopo avere fornito la documentazione necessaria e avere acquisito conoscenza dei costi e delle condizioni di concessione della cessione del quinto con meno di sedici dipendenti, il lavoratore potrà scegliere di acconsentire a sottoscrivere il contratto relativo a tale operazione di prestito personale. Potrà anche chiedere il parere di più consulenti, al fine di scegliere la cessione del quinto con meno di sedici dipendenti, che risulti maggiormente vantaggiosa.

Prestiti per lavoratori autonomi
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Tfr e Cessione del Quinto dello Stipendio: Quali sono i vincoli?

La cessione del quinto rappresenta una delle migliori soluzioni in caso di mancanza di liquidità se si ha la fortuna di avere un contratto a tempo indeterminato. Questo speciale prestito permette infatti di poter prendere a credito del denaro da determinati istituti di credito che offrono questo servizio, anche da coloro che hanno avuto problemi con le banche e non possono più contare su finanziamenti da parte di queste.

L’unico vincolo per la cessione del quinto riguarda infatti l’avere un contratto a tempo indeterminato in modo da poter applicare sullo stipendio netto percepito una detrazione pari per l’appunto a 1/5. Ma cosa succede al TFR? È il caso di dire subito che questo rimane vincolato, come se fosse una sorta di garanzia, per tutta la durata del contratto di cessione del quinto.

Questa speciale disposizione serve per tutelare la finanziaria che ha elargito la cessione del quinto da un eventuale licenziamento del dipendente, che in quel caso diverrebbe altrimenti insolvente per incapacità a poter onorare il proprio debito.

Per non correre questo rischio e fare la fine di numerose banche cadute a picco, oggi tutti gli istituti che concedono la cessione del quinto immettono questa norma che vincola il TFR del lavoratore al debito contratto, rilasciandolo solo quando il debito è stato onorato.

Vincolo TFR con Cessione del Quinto: Quando entra in gioco l’assicurazione?

In caso di inadempienza per motivi gravi, quale l’inabilità al lavoro o la morte, sarà l’assicurazione che viene stipulata assieme al contratto di prestito a garantire la finanziaria per onorare il debito, ma in caso di licenziamento per giusta causa subita dal lavoratore, nessuna assicurazione entra in gioco e di conseguenza il debito dovrebbe essere onorato direttamente dal dipendente licenziato, che non lavorando potrebbe non garantire il pagamento delle rate.

Per questa ragione è stato introdotto lo speciale vincolo sul TFR, che da una garanzia solida alla finanziaria che può in questo modo rifarsi sul TFR in caso di mancanza di credito da parte di un lavoratore disoccupato.

TFR e Cessione Quinto: Quanto influisce sull’accesso al credito?

Il TFR è l’elemento cardine per la cessione del quinto, in quanto detta il tesso massimo del prestito che si può richiedere. Poiché questa sorta di liquidazione funge come garanzia e ipoteca alla cessione del quinti, più questa è grande più la finanziaria sarà in grado di fornire il lavoratore di liquidità, sicura del fatto che questi sarà senza dubbio in grado di saldare il prestito, o attraverso la cessione del quinto o attraverso il TFR.

Per avere un prestito con la cessione del quinto le condizioni da offrire sono almeno 2:

  • Avere un contratto a tempo indeterminato;
  • Poter disporre di un tfr cospicuo.

La seconda condizione, come si può ben capire, vincola la possibilità di chiedere la cessione del quinto solo per quei dipendenti che possono vantare diversi anni lavorativi e quindi una discreta liquidazione di fine rapporto.

Se mancano questi requisiti sarà assai arduo trovare una finanziaria che possa garantire liquidità, dato che di questi tempi, in cui il credito è molto ristretto, poter avere dei soldi in prestito senza garanzie diventa sempre più difficile. Per poter quindi dare garanzie anche col la tecnica finanziaria della cessione del quinto si dovrà necessariamente mettere in gioco il proprio TFR.

Anche se la pratica potrebbe sembrare ‘scomoda’ si tratta pur sempre di una delle migliori soluzioni per poter prendere un prestito per poter realizzare un sogno o un progetto, dato che gli altri metodi convenzionali sono assai più difficili e chiedono garanzie e ipoteche maggiori di quanto non richiedano le finanziarie che concedono la cessione del quinto.

TFR a garanzia di un prestito: Come ritirarlo prima del termine

Naturalmente non tutto il TFR è vincolato al contratto di finanziamento, ma soltanto quello equivalente al prestito che si è contratto. In pratica se si deve chiedere un anticipo sulla liquidazione questo può essere tranquillamente concesso per quanto riguarda la parte non vincolata dalla cessione del quinto che è equivalente al denaro richiesto in prestito.

Facendo un esempio pratico se un lavoratore ha maturato 50000 euro di TFR e chiede un prestito di 20000 euro per comprarsi una macchina, solo 20000 euro del suo TFR saranno vincolati, mentre sarà libero di richiedere i 30000 euro liberi che potranno così essere utilizzati in altro modo.

Tasso di interesse reale
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Cessione del Quinto Banca o Finanziaria: Dove conviene?

Oggi finalmente si può dire che per quanto riguarda il mercato della cessione del quinto c’è veramente l’imbarazzo della scelta, e per questo motivo chiunque ha bisogno di un prestito e non può richiederlo in banca perché ha avuto problemi finanziari può, se ha una busta paga e un lavoro a tempo indeterminato (cosa molto complicata purtroppo oggigiorno).

Potendo avere una grande gamma di scelta sarà poi più facile trovare le condizioni migliori sfruttando il regime di concorrenza che si instaura quando c’è libero mercato e tanti istituti di credito che entrano in gioco.

Cessione del Quinto: Dove conviene?

Un tempo la cessione del quinto era una pratica utilizzata solo dalle finanziarie, mentre oggi, ormai, anche le banche, sempre più in crisi, hanno adottato questo particolare tipo di prestito, che consiste nelle trattenute, appunto di un quinto, sulla busta paga del richiedente.

In questo modo il pagamento della rata è sicuro e di conseguenza gli istituti sono più tranquilli a concedere il prestito. Inoltre, se si perde il lavoro o ahimè a causa di morte, il finanziamento è coperto da una speciale assicurazione che serve appunto a far si che il tutto sia dovutamente saldato senza lasciare debiti agli eventuali eredi.

Ma tra finanziaria e banca quale delle due conviene? In realtà non occorre fare questo tipo di differenziazione, in quanto quello che conta è il costo del finanziamento, che può essere buono da ambo le parti, sia da quella delle banche che da quella delle finanziarie.

Occorre quindi esaminare il prodotto, il tasso di interesse, e soprattutto la durata del finanziamento, ovvero per quanti mesi può essere spalmato.

Cessione del Quinto dello Stipendio: Compass regala un mese ogni anno

Una delle migliori compagnie finanziarie che agiscono ormai da anni nel campo della cessione del quinto è la Compass, perché ormai è una vera roccaforte per gli italiani in campo prestiti e soprattutto perché offre il pagamento di 11 rate ogni anno in luogo di 12, in pratica una rata è in regalo. Per un preventivo basta fare una simulazione sul sito ufficiale della Compass.

Cessione Quinto IBL: Cos’è la rata bassotta

La banca IBL entra in scena con la rata bassotta, che consiste in prestiti con la pratica della cessione del quinto fino a 75000 euro anche per i pensionati. Anche con la pensione si potrà così richiedere un piccolo prestito purché non si abbiano più di 90 anni, in quel caso purtroppo per l’avanzamento dell’età il prestito non può essere concesso.

La durata del prestito non può inoltre arrivare ai 90 anni d’età per il richiedente, in pratica se si hanno 86 anni si può richiedere un finanziamento solo per 4 anni.

Cessione del Quinto Findomestic: Offerta e Simulazione Rata

Un’ottima offerta è anche quella della Findomestic, una delle ultime finanziarie entrate nel mercato della cessione del quinto, che permette anch’essa un prestito fino a 75000 euro con rate vantaggiosissime.

Anche in questo caso di può effettuare una simulazione prestito sul sito ufficiale Findomestic, in modo da poter vedere se effettivamente si può sostenere il pagamento e a quanto ammontano gli interessi che come ben si sa saranno più alti a seconda della durata del prestito.

Fidarsi di chi offre maggiore assistenza

Come si può ben capire per vedere le offerte più vantaggiose occorre effettuare delle simulazioni sui vari siti delle compagnie che si sono scelte, naturalmente oltre alla rata, che si spera sia la più bassa possibile, occorre tener conto anche dell’affidabilità della struttura che si sceglie e soprattutto sul servizio d’assistenza che viene messo in campo.

Spesso le finanziarie che offrono tassi bassissimi sono anche quelle che non offrono praticamente assistenza nulla, per questa ragione è sempre bene orientarsi verso chi è in grado di offrire assistenza massima per ogni problema che può sopraggiungere, come può essere l’essere impossibilitati a pagare una rata. Un secondo fattore importante e la gestione del rischio e l’eventuale stipula di un’assicurazione in caso di inadempienza per perdita del lavoro o morte.

Per lo più ormai questo tipo di assicurazione viene offerta da tutte le finanziarie e dalle banche, ma se ci si affida a piccole realtà, magari non europee, si potrebbe correre il rischio di non essere coperti in caso di avvenimento nefasto e questo genererebbe non pochi problemi agli eredi. Occorre quindi fare attenzione e muoversi a 360 gradi.

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Cessione Quinto per Acquisto Prima Casa: Come fare?

Prima di scrivere il modo in cui si può ottenere la cessione del quinto per l’acquisto della prima casa, vogliamo chiarire per chi non lo conosce ancora,che cosa si intende per questo tipo di finanziamento.

Si tratta di un prestito, che ogni lavoratore e pensionato pubblico e privato può chiedere per riuscire a soddisfare suoi bisogni primari alle banche o alle Istituzioni finanziarie.

Le rate mensili che dovranno essere corrisposte per l’estinzione del debito, non supereranno l’importo relativo a 1/5 dello stipendio o della pensione al netto. Verranno inoltre trattenute sulla busta paga o sulla pensione in modo diretto, senza alcun intervento.

Cessione del Quinto per Acquisto Prima Casa: Come funziona?

Quindi chi ha ottenuto la cessione del quinto per l’acquisto della prima casa, dopo l’erogazione della somma, che sarà direttamente proporzionale alla garanzia che possono fornire lo stipendio e/o la pensione, si vedrà detrarre direttamente da quanto percepirà ogni mese un importo minore di 1/5 della somma netta percepita.

La cessione del quinto è un finanziamento a tasso fisso, privo di ritenute ed ogni rata sarà uguale alla precedente fino all’estinzione del debito. Questo tipo di prestito può avere una durata massima di 10 anni.

Nessuna dichiarazione è obbligatoria a riguardo le fatturazioni delle spese sostenute ed adeguate assicurazioni sulla vita del richiedente, forniranno la garanzia all’ente erogatore che il debito verrà estinto anche in caso di morte del richiedente.

Sarà quindi cura dei datori di lavoro pagare la rata mensile per estinguere il debito ed altre garanzie verranno date dal TFR.

Come richiedere la Cessione del Quinto per la Prima Casa

Come possiamo richiedere la Cessione quinto per l’acquisto prima casa? Chi lavora o è pensionato deve innanzi tutto presentare alla Banca o all’Ente erogatore della somma occorrente i documenti, redatti dai datori di lavoro dagli enti di previdenza se si tratta di pensioni, che dimostrino quanto ammontano gli stipendi e/o le pensioni percepite mensilmente.

Naturalmente i datori di lavoro e gli enti previdenziali non possono negare l’opportunità di avere la cessione del quinto. L’istituto bancario scelto o l’ente finanziatore valuteranno i documenti presentati, di cui se ne dovranno fare pervenire 4 copie.

Dopo che ogni requisito sarà controllato, se tutto è in regola verranno stipulate le assicurazioni e si firmeranno i contratti, di cui la banca o l’ente erogatore informerà il datore di lavoro o l’ente previdenziale.

Rimborso Cessione Quinto: Come avviene quello per l’ acquisto della prima casa?

A questo punto il cliente, sia lavoratore che pensionato avrà la somma richiesta ed i datori di lavoro, gli enti previdenziali si metteranno in contatto direttamente. Ogni mese lo stipendio o la pensione sarà decurtata al massimo di una somma minore di 1/5 dell’importo netto totale.

Il datore di lavoro o l’ente previdenziale ha l’obbligo di versare la somma pattuita senza alcun intervento del lavoratore, pensionato o dell’ente erogatore della cessione del quinto.

Per i lavoratori a tempo determinato la cessione del quinto sarà possibile solo se la durata degli stipendi può coprire la restituzione dell’intera somma ottenuta. Chi è assunto in prova, a meno che non abbia garantito il contratto lavorativo alla fine del periodo di prova potrebbe avere delle difficoltà.

In caso di morte del dipendente o del pensionato, prima del tempo previsto per coprire tutte le rate mensili, l’assicurazione stipulata al momento della firma contrattuale, per avviare un prestito per cessione del quinto, coprirà la somma totale delle rate mancanti.

Inoltre in caso che il richiedente muoia prima di ultimare la restituzione della somma avuta in prestito, sarà il TFR a disporre dei soldi per spegnere il debito.

C’è un età massima per l’accesso al credito?

In linea di massima non esiste un’età vietata per chiedere una somma di denaro con la cessione del quinto dello stipendio e/o della pensione. Certamente si deve essere maggiorenni.

Come età massima, salvo alcune banche o entri erogatori, molto dipende dall’ente erogatore. In genere non esiste un limite massimo di età, in caso di morte infatti darà l’assicurazione personale che garantirà di coprire il pagamento per la restituzione dei soldi con il TFR e, nel caso dei pensionati verranno pignorati gli immobili in possesso, oppure saranno gli eredi a supplire la mancanza.

E’ importante valutare, prima di accendere un finanziamento per cessione del quinto le caratteristiche ed offerte di varie banche ed enti erogatori.